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23 dicembre 2016

La corruzione della settimana: condanne illustri e speculazioni edilizie

Formigoni condannato, appalti truccati in diverse scuole a Roma e grandi opere internazionali con aziende italiane sospette.

Foto dell’autore Giovanni Bonometto

Lettura 5 min • 4 risposte
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La settimana prima di Natale non ha dato troppe gioie all'anticorruzione. Il caso più rilevante è quello dell'ex presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, di cui da anni si parlava della possibile corruzione avvenuta tramite vacanze di lusso regalate. La nostra lente mette a fuoco alcune vicende della Capitale, di Napoli, e delle aziende italiane coinvolte in un mega progetto internazionale. Ecco le notizie della settimana selezionate.

1. Roberto Formigoni condannato a 6 anni per corruzione

L'ex governatore della Lombardia, attuale senatore Ncd e presidente della Commissione agricoltura, è stato riconosciuto colpevole in primo grado  per corruzione. La notizia non stupisce neppure troppo visto quanto si era parlato nei giorni scorsi di regali e vacanze extralusso “senza scontrini” nell’ambito del processo sul caso Maugeri. Stabilita anche la confisca di oltre sei milioni di euro e l'interdizione dai pubblici uffici. Oltre al “Celeste” sono stati condannati anche i ciellini Pierluigi Daccò (nove anni e due mesi) e l'ex assessore Antonio Simone (otto anni e otto mesi). 

ll legale giustifica: "Cortesie, non tangenti". Noi annoveriamo le vacanze in barca nella top ten delle tangenti straordinarie.

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2. Cosa sappiamo sull’accusa di corruzione per Raffaele Marra

Lo scorso 16 dicembre il capo del personale del comune di Roma Raffaele Marra è stato arrestato con l’accusa di corruzione.

Ma di cosa è accusato esattamente? L’indagine è iniziata nel 2013, durante la giunta di centrodestra guidata da Gianni Alemanno. Marra era a capo del Dipartimento politiche abitative del comune di Roma ed è accusato di aver ricevuto alcune tangenti da Sergio Scarpellini, un immobiliarista romano, per ottenere in cambio dei favori. Marra pagò una casa usando soldi di Scarpellini e successivamente gli fece intendere di poter usare la sua posizione nel comune per aiutarlo. La procura di Roma parla di una «spiccata pericolosità criminale» in conseguenza della quale si considera «assai probabile» che i due avrebbero potuto compiere altri reati.

3. Roma, corruzione negli appalti per gli edifici scolastici: 10 arresti

Non ci muoviamo dalla Capitale, dove dieci persone tra funzionari comunali e imprenditori sono finiti in manette. Gli indagati sono complessivamente più di trenta. In questo “Sistema”, che è anche il nome dell’operazione della procura, gli imprenditori corrompevano i funzionari con cifre pari al 20% del valore dell’appalto.

Visto lo stato attuale e la sicurezza delle scuole italiane troviamo aberrante scoprire che le persone che speculano sulla costruzione e la ristrutturazione continuano ad agire.

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4. Aziende italiane con passati episodi di corruzione: così nascerà il TAP

ll “Corridoio sud del gas”, il gasdotto che collegherà l’Azerbaijan con la Puglia è in odore di corruzione. Il Maxi-progetto è considerato prioritario dall’Unione europea e infatti riceverà finanziamenti dalle banche europee per almeno 4,5 miliardi di euro.

Dove sta il problema? Bankwatch, rete europea di ONG che controlla l’operato delle banche internazionali, sottolinea in un rapporto che tra le aziende destinatarie dei finanziamenti compaiono anche Sicilsaldo, Bonatti e Renco. Tutte imprese italiane in passato finite nel mirino per tangenti o per sospetti di legami con la mafia. Staremo a vedere...

5. Alfonso Papa, ex parlamentare PdL, condannato per induzione alla concussione

Napoli: il pm Woodcock aveva chiesto otto anni di reclusione, data la nocività dell’''azienda criminale'' che l'imputato era riuscito a costruire. Grazie ai suoi stretti rapporti con un maresciallo del Ros e con la Guardia di Finanza, Alfonso Papa otteneva notizie riservate su inchieste in corso e le usava per avvicinare imprenditori, indurli alla paura per poi estorcere loro soldi, regali e favori di vario genere. In cambio prometteva anche favori processuali.

I contatti avvenivano solo da cabine telefoniche, ma questo non è bastato a tenere nascosti i suoi tentativi di concussione.

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