
9 luglio 2013

Global Corruption Barometer 2013 di Transparency International. La situazione italiana
Lettura 3 min
•
Inizia la discussione

Si tratta di un termometro, anzi di un "Barometer", che misura la febbre della corruzione di cui soffrono i paesi del mondo. Uno strumento approssimativo perché si basa sul concetto di "percezione" ma che consente di scattare una fotografia globale e mettere a confronto le diverse realtà. È stato presentato oggi il nuovo Global Corruption Barometer 2013 di Tranparency International, frutto delle interviste fatte su un campione di 114mila persone per 107 Stati. In Italia il sondaggio è stato realizzato dalla Doxa intervistando 1000 cittadini e i dati raccolti sono una preziosa occasione di analisi, soprattutto alla luce dei risultati ottenuti dalla campagna Riparte il futuro da gennaio a oggi.
Hai pagato una tangente negli ultimi 12 mesi?, La corruzione è aumentata nel tuo paese?, Credi che le persone comuni possano fare la differenza per combatterla?, Il governo del tuo paese sta adottando misure efficaci per combatterla?... domande che vanno dritto al punto, quelle dell'organizzazione che rappresenta il faro internazionale degli studi sulla corruzione nel mondo, suddivise per 12 settori diversi, dalla politica alla sanità, passando per i media e la giustizia.
Cominciamo con un dato, per poi rimandare a uno studio a puntate che pubblicheremo nel corso dei prossimi giorni: il 77% degli intervistati italiani pensa che il Parlamento sia affetto da corruzione. Una percezione estremamente negativa, che dimostra la fiducia sempre più scarsa che nutriamo nei confronti della nostra classe politica.
Il dato supera addirittura di diversi punti percentuali quello tratto dall'esperienza diretta di Riparte il futuro. Sono 570 su 944 (circa il 60%) i senatori e deputati che non si sono ancora impegnati a rispettare l'impegno richiesto dalla petizione: modificare l'articolo 416 ter sullo scambio elettorale politico mafioso, per ostacolare l'ingresso delle mafie nelle Istituzioni mediante corruzione.
Una sfiducia giustificata dunque, ma che insieme stiamo contribuendo a diminuire: grazie alla campagna infatti cittadini e Istituzioni stanno provando ad avvicinarsi, confrontandosi su un obiettivo misurabile di breve termine, che deve essere portato a compimento.
FIRMA LA PETIZIONE ORA»
Laura Ghisellini
Partecipa alla discussione