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4 Novembre 2019

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Il rinvio della norma sul contante è preoccupante. Temiamo che finisca in un nulla di fatto

La lotta all’evasione è prima di tutto una battaglia per il riconoscimento di un principio di equità e giustizia

di Riparte il futuro

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Articolo apparso il 22 ottobre 2019 su Riparte il futuro

Per essere un Governo che doveva segnare un cambio di passo rispetto alla lotta contro l’evasione fiscale i segnali che vengono da Palazzo Chigi non sono per nulla incoraggianti.

Ci preoccupa in particolare il rinvio a luglio della norma che dovrebbe portare l’uso del contante da 3.000 a 2.000 euro. Pur apprezzando gli sforzi del Presidente del Consiglio Conte questo posticipo suona come un compromesso al ribasso e temiamo fortemente che si tramuterà in un nulla di fatto, visto il malumore espresso dal Movimento 5 Stelle e da Italia Viva sulla misura”, dichiara Federico Anghelé Responsabile relazioni istituzionali di Riparte il futuro.

In un Paese in cui- dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze – l’evasione fiscale è aumentata dai 107 miliardi stimati nel 2015 ai 109,1 del 2016 constatiamo come le auliche parole di promessa legata alla lotta a questo pernicioso fenomeno si scontrino poi con bassi interessi di bottega elettorali.

Per questo Riparte il Futuro con The Good Lobby Italia ha promosso una petizione rivolta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e a tutti i leader delle principali forze politiche che siedono di in Parlamento per chiedere l’approvazione di una legge che una volta per tutte sia capace di contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio.

Cosa viene chiesto (oltre all’abbassamento del limite all’uso del contante):

abbattimento delle commissioni bancarie sui pagamenti con carte digitali perché non basta sanzionare i negozianti che si rifiutano di usare il POS

-permettere l’utilizzo effettivo dei dati fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate superando i limiti imposti finora da norme troppo stringenti sulla privacy

-dotare di personale adeguato l’Agenzia delle Entrate attraverso l’inserimento di figure dotate di competenze adatte, in particolare riguardo l’analisi statistica

-individuare misure repressive veramente efficaci, come ad esempio la confisca dei beni che può fungere da vero deterrente per i potenziali evasori

– abbassamento immediato a 1.000 euro della soglia per l’uso del contante

La lotta all’evasione è prima di tutto una battaglia per il riconoscimento di un principio  sacrosanto di equità e giustizia. Ogni anno in questo Paese si sentono richiami vuoti e senza seguito. La fiducia nello Stato passa anche e soprattutto attraverso il rispetto di questi basilari principi. La legge di cui chiediamo l’introduzione non è per nulla draconiana specie se confrontata con quanto previsto da ordinamenti liberali avanzati come gli Stati Uniti. Speriamo solo che si finisca di premiare – con i fatti- i furbi a discapito degli onesti”, conclude Anghelé

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