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7 aprile 2014

La corruzione mette le ali (e le toglie all'Italia): sei arresti all'Enac

Foto dell’autore Daniele Caporale

Lettura 3 min • Inizia la discussione
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ciampino_02Questa mattina, all’alba, la Squadra mobile di Roma e la Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Ciampino hanno eseguito sei arresti nei confronti dell’ex direttore dello scalo capitolino, Sergio Legnante, alcuni funzionari dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e un imprenditore. Sono tutti accusati di aver costituito un’associazione a delinquere sfociata nei reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso e frode nelle pubbliche forniture.

Tra il 2009 e il 2014, infatti, l’organizzazione criminale “ha fatto in modo che tutti i lavori eseguiti presso gli aeroporti minori del Lazio, in particolare quello di Roma - Urbe, fossero illegittimamente assegnati alle società riconducibili a un imprenditore, capo dell’organizzazione criminale”. Si tratta di Massimiliano Mantovano, proprietario delle società Fama srl, Resine Industriali srl ed Edili Motel srl.

Secondo quanto riportato da Adnkronos, “per l'accusa Mantovano "quale amministratore della società Mgm e altre facenti capo a lui'' avrebbe promosso ''la costituzione dell'associazione per delinquere'' e l'avrebbe organizzata ''avvalendosi delle strutture e dei dipendenti delle stesse società fissando il programma criminoso da realizzare e dando disposizioni necessarie per la sua attuazione".

Sarebbero 25 in totale gli episodi contestati dagli inquirenti. “Il valore degli appalti è stato di diverse centinaia di migliaia di euro che finivano regolarmente alle imprese gestite da Mantovano. Tra i lavori affidati la costruzione di una centrale idrica antincendio, un impianto anti-intrusione nonchè la costruzione, ad Aquino, di una recinzione aeroportuale. Illeciti inoltre anche nella costruzione di hangar all'aeroporto dell'Urbe con la spesa di 700mila euro e la ristrutturazione di un immobile che si trova in via Salaria, destinato ad alloggio di servizio all'interno dello stesso aeroporto”.

Gli appalti venivano garantiti dall’alterazione delle procedure di gara indette dall’Enac e i guadagni dall’aumento fraudolento dei costi dei lavori. Introiti che venivano successivamente distribuiti tra i funzionari pubblici infedeli come prezzo della loro corruzione.
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