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2 aprile 2014

La trasparenza dei grandi Comuni: chi è in regola con l'elenco dei pagamenti e dei debiti?

Foto dell’autore Laura Ghisellini

Lettura 3 min • Inizia la discussione
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Prosegue la nostra analisi sui rapporti che ’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) ha da poco pubblicato sulla trasparenza dei grandi Comuni nell’anno 2013. In particolare l'Anac ha valutato il  rispetto della Delibera Civit 71 del 2013 che fissa l’obbligo di pubblicazione nei siti istituzionali di alcune informazioni specifiche. L’obiettivo è raggiungere lo stato di”Amministrazione trasparente”.

Per ognuno dei 15 grandi Comuni analizzati –  Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste, Venezia - l’Autorità ha pubblicato una relazione sintetica affrontando diversi argomenti.

Analizziamo  oggi il punto relativo ai pagamenti e all'elenco dei debiti comunicati ai creditori, suddiviso dall'Anac in 6 criteri da rispettare:

1. la presenza dell’elenco

2. il formato open data

3. l’aggiornamento della pagina

4. l’indicazione della data della fattura

5. l’indicazione delle fatture in ordine cronologico per data di emissione

6. l’indicazione della data del pagamento

Nella Figura 1 si può osservare il numero di criteri soddisfatti da ciascun Comune: soltanto Venezia e Genova sono in perfetta regola, con sei parametri soddisfatti su sei.

Mentre Firenze, Milano, Napoli, Palermo Roma e Torino ne hanno soddisfatti cinque. Per la maggior parte di questi Comuni il criterio non rispettato è il 5: la predisposizione dell’elenco in ordine cronologico secondo la data di emissione delle fatture.


Sono quattro invece i Comuni che non hanno soddisfatto alcun criterio: Bologna, Cagliari, Messina, Reggio Calabria.


fig1



Nel Rapporto dell’Autorità su Trieste viene segnalato che sul sito istituzione del Comune è presente la seguente dicitura: “per l'Amministrazione Comune di Trieste, non sussistono debiti certi, liquidi ed esigibili non estinti per somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali”.




Dalla Figura 2 si può osservare che il criterio maggiormente soddisfatto è relativo alla semplice presenza dell’elenco, mentre soltanto cinque Comuni su 15 hanno fornito informazioni aggiornate relative all’elenco dei debiti scaduti.

fig2
Continuate a seguirci per sapere se le nostre città sono in regola o meno!





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