
Legge sulle Lobby: basta con il rimpiattino.
Regolamentare le lobby è fondamentale. Si calendarizzi come priorità alla ripresa dei lavori di settembre.
Le vicende di questi giorni dimostrano l’importanza di introdurre quanto prima questa normativa. Per rispetto in primis di chi opera alla luce del sole e con professionalità
“Vicende come quelle che occupano le pagine di questi giorni sono un ulteriore richiamo sulla necessità di introdurre in Italia al più presto una Legge sulle Lobby. Lo si deve per quei professionisti e per quelle realtà che operano alla luce del sole, con grande professionalità come autentici portatori di interesse”, dichiara Federico Anghelé di Riparte il futuro.
“E’ bene che si ponga termine a situazioni oscure dove faccendieri, dubbie figure, politici doppiogiochisti e maneggioni rovinano l’attività di una categoria che in tutto il mondo legittimamente opera ed è riconosciuta. Basta quindi con un sottobosco dove il limite della legalità viene spesso superato, dove i favori personali nascondono interessi economici, dove la trasparenza è spazzatura.
I veri lobbysti non temono la trasparenza. Operano in tutto il mondo rispettando regole e principi. L’Italia deve dotarsi di una legge chiara, precisa e definita.
Per parte nostra ci battiamo e ci batteremo con grande risoluzione perché si arrivi a un risultato analogo a quello ottenuto per il FOIA italiano.
I vantaggi sarebbero per tutti. La legalità e la trasparenza dovrebbero essere un imperativo categorico per politici e amministratori. Se non lo è, le leggi servono per ottenere il risultato.
Basta quindi con rinvii e perdite di tempo. Il Parlamento – alla ripresa dei lavori parlamentari – calendarizzi subito la discussione di questo provvedimento che non può più attendere la luce”, conclude Anghelé.
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