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21 agosto 2014

M5S e Guardia di finanza aeronavale: tante le voci che rispondono al #parliamone di Renzi

Foto dell’autore Daniele Caporale

Lettura 3 min • Inizia la discussione
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renzi-cellulare_600x450Il percorso delle riforme stenta e il tema della lotta alla corruzione pare venire scalzato da quello della giustizia civile: altrettanto necessario ma certamente non escludente. L’allarme è quindi diventato rosso e il Paese risponde fortemente, ciascuno con il suo modo (fosse anche un rifiuto adeguatamente motivato), alla richiesta #parliamone di Renzi.

Cominciamo da noi: tutti possono aggiungere la propria firma alle proposte anticorruzione di Riparte il futuro. #renziparliamone è appunto l’iniziativa che permette di scrivere direttamente a rivoluzione@governo.it ribadendo le priorità della lotta alla corruzione supportate da oltre 600mila cittadini. E diverse migliaia di cittadini si stanno continuando a fare sentire proprio in queste ore.

Anche il MoVimento Cinque Stelle risponde all’appello in tono forte, restituendo al mittente l’invito del ministro Andrea Orlando di discutere ancora di riforma della giustizia. Un rifiuto tutt’altro che rassegnato, perché quello che occorre all’Italia sui temi della giustizia, secondo i grillini, è chiaro da tempo. Ecco perché, dicono, occorre passare quanto prima ai fatti. “La lotta alla criminalità e, più in generale, la giustizia penale - scrivono in un comunicato che spiega le ragioni del rifiuto - sono scivolate all'ultimo posto delle priorità”.

Al dibattito si unisce in queste ore anche la voce della Guardia di finanza del comparto areonavale, che tramite il COBAR, riporta come la priorità sia la riforma della prescrizione, presente anche nell’agenda di Riparte il futuro.

I finanzieri sostengono che questa riforma eviterebbe che il lavoro da loro svolto per assicurare corrotti e corruttori alla giustizia “continui ad essere vanificato da assoluzioni e proscioglimenti per intervenuta prescrizione dei reati”.

In diverse occasioni, sostengono, “il Parlamento italiano ha approvato o ha tentato di far approvare leggi ad personam – la depenalizzazione del falso in bilancio, il legittimo impedimento, tanto per citarne alcune - a favore di politici imputati in procedimenti penali, anche per reati di corruzione; con elevato rischio di vedere estinguere i procedimenti a carico di indagati incensurati”.

Per tutti è dunque necessario che a questa dialettica seguano le riforme, un atto dovuto per il bene del paese per non continuare a generare altra frustrazione e sfiducia.

Non possiamo più aspettare: #renziparliamone, ma a condizione di fatti chiari.
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