

Open municipio: monitorare le scelte dei sindaci tramite il web
Hai mai desiderato sapere come il sindaco e la giunta del tuo Comune prendono le decisioni e scoprire se davvero tengono conto della volontà dei cittadini? Ti piacerebbe ricevere tutte le informazioni sul tuo quartiere o su un particolare tema locale che ti sta a cuore?
Tutto ciò è possibile da anni in alcune città italiane grazie a Open municipio, una piattaforma digitale creata da Openpolis e Informaetica.
Open municipio estrae automaticamente i dati ufficiali del Comune e li pubblica online in un portale intuitivo e aperto. I dati sono accessibili a tutti i cittadini che desiderano sapere ciò che accade nel proprio municipio e che vogliono monitorare l’operato dei propri consiglieri o della giunta comunale.
Il progetto è nato sulla scia di OpenParlamento (un portale con funzione analoga ma a livello nazionale per la trasparenza dentro Camera e Senato) con la nobile mission di rendere i cittadini più consapevoli della politica cittadina e così avere un dibattito più qualificato.
Servizi simili sono attivi in municipalità come New York, Chicago, e alcune città spagnole. Open municipio, pur sembrando uno strumento avveniristico per il nostro Paese, è in vigore da 4 anni fa ed è perfettamente funzionante nelle prime due città che vi hanno aderito: Udine e Senigallia.
Ma come funziona questo servizio?
Per prima cosa sono resi pubblici, con qualche giornata di anticipo, gli ordini del giorno dei consigli comunali per dare la possibilità ai cittadini di sapere quando saranno affrontati determinati argomenti e su quali temi si dibatte quotidianamente.
In secondo luogo Open municipio acquisisce dal Comune (in modo automatico dai Comuni dotati di un sistema di votazione elettronica, che sono la grande maggioranza) tutti i dati e le informazioni delle sedute e delle votazioni. Queste informazioni vengono elaborate affinché siano facilmente fruibili dai cittadini (vedi ad esempio il Comune di Senigallia) e già nei giorni successivi sono disponibili.
I cittadini dunque, iscrivendosi al portale, possono monitorare, informarsi e commentare le votazioni effettuate. Inoltre possono conoscere tutti i dati sui propri amministratori, verificare le loro presenze in Comune, il numero di atti, le mozioni o le interrogazioni proposte.
Ogni votazione e discussione è catalogata per tag tematici (etichette), in modo da rendere la ricerca e il monitoraggio più veloci: è possibile scegliere tra temi come ambiente, cultura, bilancio, sicurezza, trasporti, eccetera, e decine di sotto-temi. I tag sono anche geolocalizzati nelle diverse zone dei comuni, per informare i cittadini su tutti i provvedimenti che riguardano un’area o un quartiere in particolare.
Dal canto loro gli amministratori, vedendo quante persone seguono la loro attività, potranno decidere di adoperarsi per svolgere il loro lavoro nel miglior modo possibile, sentendosi “osservati”.
Il portale offre anche un sistema di archiviazione a portata di click, senza il bisogno di addentrarsi in polverosi archivi bui come abbiamo fatto per anni.
Un altro aspetto positivo sono i costi ridotti del servizio: i municipi devono semplicemente permettere il processo automatico del passaggio di dati pagando un canone annuo proporzionale alla dimensione del Comune.
Senigallia, un esempio replicabile.
Nello specifico Senigallia spende intorno ai €7000 all’anno in costi per la manutenzione del software e la gestione dei contenuti (una cifra irrisoria per un’amministrazione comunale). A soli tre mesi dal lancio pubblico, Open municipio Senigallia contava già oltre tremila contatti unici e quasi 50mila pagine visitate, più di 300 iscritti e circa 700 monitoraggi attivati tra politici, atti, argomenti e quartieri, oltre a numerosi voti e commenti degli utenti.
Il sindaco, ovviamente il politico più monitorato, già dopo poche settimane rispondeva alle domande rivolte dai cittadini tramite la piattaforma, e come lui hanno fatto altri componenti della Giunta.
InformaEtica e Openpolis offrono la propria consulenza per l’apertura del sito e per la sua gestione, anche con la possibilità di una free demo per qualsiasi comune richiedente. Forse è anche per questo, oltre che per il successo delle prime due città, che già una quindicina di altri comuni hanno fatto richiesta.
Noi ci auguriamo che tutti i Comuni italiani adottino questo servizio, per dimostrarci con onestà e trasparenza, di fare effettivamente l’interesse dei propri cittadini.
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