

Per i sindaci col braccialetto bianco si apre la stagione dell’impegno
Sono 23 su 75 i sindaci che hanno già rispettato i tempi previsti per l’adozione della delibera Trasparenza a costo zero
“Caro/a sindaco, la ringraziamo per aver adottato la delibera trasparenza a costo zero entro 100 giorni dal primo consiglio, dimostrando la volontà di rispettare gli impegni presi con la campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele. Ora si apre la stagione dell’impegno”, comincia così la lettera inviata in questi giorni ai Primi cittadini che stanno mantenendo le promesse fatte in occasione delle scorse elezioni amministrative, quando hanno sottoscritto i punti richiesti da Riparte il futuro.
Sono 23 su 75 i sindaci col Braccialetto bianco che hanno già rispettato i tempi previsti per l’adozione della delibera Trasparenza a costo zero. Gli altri non hanno ancora portato l’istanza in Consiglio e mancano pochi giorni alla data di scadenza dei 100 giorni.
In attesa delle altre risposte stiamo cominciando a sollecitare i ritardatari.
L’aver accettato di indossare il Braccialetto bianco, infatti, non è sufficiente per dimostrare di essere sensibili alle tematiche della trasparenza e dell’anticorruzione che la campagna porta avanti. Anzi: il braccialetto è solo un simbolo a cui deve seguire impegno concreto.
Dopo l’adozione della delibera i Comuni dovranno dare seguito ai cinque punti in essa contenuti entro i successivi 200 giorni. In particolare:
1. ANAGRAFE DEGLI ELETTI DETTAGLIATA, FRUIBILE, DIFFUSA
3. ETICA PUBBLICA E RESPONSABILITA’ POLITICA
4. TAVOLA PUBBLICA PER LA TRASPARENZA: MONITORAGGIO DELLA CITTADINANZA E GIORNATE DELLA TRASPARENZA
5. OPEN DATA SUI BENI CONFISCATI: PER I COMUNI CHE GESTISCONO BENI CONFISCATI: messa online di dati sui beni confiscati.
Le ragioni per cui alcuni Comuni non hanno ancora deliberato possono essere molteplici e dobbiamo tener conto che alcuni piccoli centri hanno delle reali difficoltà organizzative in questo senso. Sarà nostra cura cercare di capire le singole situazioni, aiutando i Comuni ad arrivare prima possibile alla delibera. Non tollereremo tuttavia le negligenze: non è più tempo di promesse disattese, il cambiamento ha bisogno di concretezza.
Ecco chi sono i sindaci che hanno già deliberato e che stanno procedendo all’attuazione dei 5 punti: Il primo è stato Massimo Seri, sindaco di Fano, che già lo scorso 4 agosto ha approvato la Delibera Trasparenza Costo Zero. In Liguria sono cinque i sindaci che hanno deliberato: Giorgio Cangiano di Albenga (SV), Mario Scampelli di Caliceal Cornoviglio (SP), Paolo Pezzana di (GE) Sori, Armando Sanna di Sant’Olcese (GE) e Pietro Pizzorno di Millesimo in Provincia di Savona.
Il primo sindaco a rispettare i 100 giorni in Lombardia è stato Michel Marchi, di Gerre De’ Caprioli, Comune in provincia di Cremona che deliberato il 5 agosto. L’approvazione della delibera Trasparenza è avvenuta anche a Cremona il 1° ottobre.
Almese, Condove, Giaveno, Strambino, Castagneto Po, Rivoli, sono i sei Comuni della provincia di Torino che procedono sulla via della trasparenza nel rispetto dei 100 giorni. Nell’Astigiano, Aldo Maria Marchisio di Pino D’Asti ha deliberato il 29 settembre.
Binetto, in Provincia di Bari, è il primo Comune pugliese a rispettare i 100, mentre in Campania la prima delibera Trasparenza arriva dal Comune di Ariano Irpino.
In Toscana hanno deliberato il Comune di Laterina, in provincia di Arezzo, il 28 agosto, e Prato il 30 settembre.
Le città umbre che stanno mantenendo gli impegni con la campagna sono Terni e Perugia, che hanno approvato la delibera rispettivamente il 30 settembre e il 1° ottobre. Al momento, in Veneto, gli unici sindaci ad avere comunicato l’avvenuta approvazione della Delibera sono Aldo Maroso, del Comune di Cassola e Riccardo Poletto di Bassano del Grappa in Provincia di Vicenza.
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