
Tutto cambi perché nulla cambi: la nomina dell'Amministratore ATAC di Virginia Raggi
Il giudizio ovviamente non riguarda la persona nominata, ma il metodo seguito dalla neo-sindaca di Roma
Roma, 3 settembre 2016 - “La nomina del nuovo Amministratore unico dell’ATAC da parte di Virginia Raggi fa venire alla mente la celebre “filosofia di vita de “Il Gattopardo” “ tutto cambi perché nulla cambi” “, dichiara Federico Anghelé di “Riparte il Futuro”.
“Il giudizio ovviamente non riguarda la persona nominata, ma il metodo seguito dal Primo Cittadino di Roma. A tutto questo si aggiunge la lettura in questi giorni di denunce di deficit di trasparenza dell’amministrazione capitolina mosse da chi faceva parte di quella Giunta.
Ricordiamo ai cittadini romani e in primis agli elettori di Virginia Raggi che il Sindaco ha aderito alla Campagna #Saichivoti promossa da Riparte il Futuro e altre importanti Associazioni e Movimenti in occasione delle ultime elezioni.
Ella ha così promesso di introdurre entro i primi 100 giorni di mandato un dispositivo volto a introdurre le audizioni pubbliche per le nomine all’interno delle municipalizzate.
Uno strumento di trasparenza che il Sindaco di Roma si è ben guardata dal seguire in questa occasione. Al primo banco di prova Raggi ha dimostrato di non saper mantenere le promesse prese davanti agli elettori. Un brutto inizio, speriamo in un prossimo cambiamento ma il giudizio in questo caso è alquanto negativo”, conclude Anghelé
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