20 marzo 2013

Verso l'Anagrafe degli eletti, per una trasparenza integrale: la proposta di legge di Luca Pastorino e altri braccialetti bianchi
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Riparte il futuro ha due cuori: la lotta alla corruzione e la battaglia per la trasparenza. Per riuscire ad avere in Italia un futuro libero dalla corruzione, questi due cuori devono battere all'unisono.
Nella sua prima fase Riparte il futuro ha chiesto 4 impegni di trasparenza e una promessa anticorruzione a tutti i candidati. Risultato: 878 candidati trasparenti hanno pubblicato il proprio CV, la propria dichiarazione reddituale e patrimoniale, potenziali conflitti d’interesse e la storia giudiziaria e si sono dichiarati disposti a modificare, in fase parlamentare, il 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso. Il countdown dei 100 giorni utili per attuare la modifica è partito lunedì 18 marzo.
Nel frattempo uno tra gli ultimi atti del governo Monti è stata la legge di riordino della trasparenza, che ha reso obbigatoria per le cariche elettive la pubblicazione di alcune documentazioni, in formato open data: tra queste il CV e la dichiarazione reddituale e patrimoniale, oltre ai compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica e ai dati relativi ad altre eventuali cariche. Tale atto ha rappresentato una prima vittoria per Riparte il futuro, che ha insistito affinché la trasparenza diventasse una condizione per chi ricopre ruoli politici.
Si è trattato di un passo importante, ma non definitivo. Per arrivare alla trasparenza auspicata è necessario evolvere verso la cosiddetta “anagrafe degli eletti”, in cui oltre a pubblicare le informazioni suddette il politico è tenuto a dare conto delle presenze, dell'effettivo svolgimento dei lavori e dei risultati delle proprie attività parlamentari.
Su questa linea si muove l’ottima proposta di legge presentata alla Camera da Luca Pastorino, braccialetto bianco della prima ora, assieme ad altri parlamentari aderenti alla campagna, tra cui Giuseppe Civati.
QUI IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI LEGGE »
Ci auguriamo che ogni strategia utile ad aumentare la trasparenza e combattere la corruzione trovi seguito tra tutti i parlamentari aderenti a Riparte il futuro.
Nella sua prima fase Riparte il futuro ha chiesto 4 impegni di trasparenza e una promessa anticorruzione a tutti i candidati. Risultato: 878 candidati trasparenti hanno pubblicato il proprio CV, la propria dichiarazione reddituale e patrimoniale, potenziali conflitti d’interesse e la storia giudiziaria e si sono dichiarati disposti a modificare, in fase parlamentare, il 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso. Il countdown dei 100 giorni utili per attuare la modifica è partito lunedì 18 marzo.
Nel frattempo uno tra gli ultimi atti del governo Monti è stata la legge di riordino della trasparenza, che ha reso obbigatoria per le cariche elettive la pubblicazione di alcune documentazioni, in formato open data: tra queste il CV e la dichiarazione reddituale e patrimoniale, oltre ai compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica e ai dati relativi ad altre eventuali cariche. Tale atto ha rappresentato una prima vittoria per Riparte il futuro, che ha insistito affinché la trasparenza diventasse una condizione per chi ricopre ruoli politici.
Si è trattato di un passo importante, ma non definitivo. Per arrivare alla trasparenza auspicata è necessario evolvere verso la cosiddetta “anagrafe degli eletti”, in cui oltre a pubblicare le informazioni suddette il politico è tenuto a dare conto delle presenze, dell'effettivo svolgimento dei lavori e dei risultati delle proprie attività parlamentari.
Su questa linea si muove l’ottima proposta di legge presentata alla Camera da Luca Pastorino, braccialetto bianco della prima ora, assieme ad altri parlamentari aderenti alla campagna, tra cui Giuseppe Civati.
QUI IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI LEGGE »
Ci auguriamo che ogni strategia utile ad aumentare la trasparenza e combattere la corruzione trovi seguito tra tutti i parlamentari aderenti a Riparte il futuro.
Leonardo Ferrante
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