

Sentenza chiave sul voto di scambio, Romeo di nuovo libero, il "re delle slot" Corallo estradato in Italia
Tutti i fatti di corruzione della settimana nella rassegna di Riparte il futuro
1) Voto di scambio: anche promettere è reato
Anche solo una promessa, scambiata fra candidato ed elettore, è punibile, a prescindere che venga concretizzata o meno. Lo ha ribadito la Terza sezione penale Corte di Cassazione con la sentenza 39064/17 riferita all'art. 86 della legge 579 del 1960. La sentenza ha reso definitiva la condanna a 8 mesi e a 12mila euro nei confronti di un elettore che in concorso con altri due imputati - una candidata alle comunali e il fratello - aveva promesso il voto di tre familiari abitanti in un piccolo centro nel 2009 (non il suo perché era residente altrove). Due anni più tardi il fratello dell’imputato era stato assunto in un’agenzia di sicurezza. Una vicenda che ci ricorda quanto sia stata cruciale la battaglia condotta per la riforma del 416ter che regola lo scambio elettorale, in tal caso tra politico e mafioso.
2) Alfredo Romeo torna libero, mentre la lista degli indagati si allunga
Lo scandalo Consip non finisce di stupire: il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, accusato di corruzione. La decisione è stata presa dopo un’ora di match tra i difensori e i giudici del Riesame, mentre il processo è atteso partire dal prossimo 19 ottobre. Nel frattempo, nella richiesta di proroga delle indagini notificata nei giorni scorsi dalla Procura di Roma compaiono altri nomi illustri. Tra questi Silvio Gizzi, amministratore delegato di Grandi Stazioni, l'ex ad della Centrale unica di acquisti della Pa, Domenico Casalino, più un dirigente della stessa, Francesco Licci. La richiesta di proroga, avanzata dal pm di Roma Mario Palazzi e avallata dal gip Gaspare Sturzo, coinvolge undici persone in totale.
3) Francesco Corallo, estradato in Italia: qual è la verità sul tesoro della famiglia Fini?
Il “il re delle slot” Francesco Corrallo è atterrato a Roma questo giovedì, estradato in Italia dopo l’arresto avvenuto lo scorso dicembre nelle Antille Olandesi con le accuse di associazione per delinquere, riciclaggio e peculato. Il suo business delle macchinette alimentava una rete di società off-shore nei paradisi fiscali, promuovendo un’attività di associazione a delinquere transnazionale specializzata nel riciclaggio, con guadagni per oltre 200 milioni di euro. Corallo è accusato anche di aver elargito milioni di euro non meglio giustificati alla compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani, e a suo fratello Giancarlo (tutti e tre indagati). Si tornerà a aparlare della discussa posizione dell’ex capo di AN, già ex ministro e Presidente della Camera in questa torbida vicenda?
3) Appalto "Zara Expo", bocciatura dell'Anac
Per l’Anac di Raffaele Cantone la bocciatura della gestione dell’appalto legato alla tratta Zara-Expo da parte di Metropolitana Milanese è totale. "L’esecuzione dell’intervento è stata caratterizzata da gravi disfunzioni e irregolarità che non trovano giustificazione nelle deroghe per l’evento Expo 2015 e che hanno comportato notevoli incrementi di costo".
L'appalto era stato commissionato per 29,3 milioni di euro e poi è lievitato a 37,9 milioni e le giustificazioni addotte per i sovracosti non sono plausibili secondo Cantone.
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