Il laboratorio organizzato da Riparte il futuro consiste in due giornate di workshop di alta formazione per acquisire dimestichezza con le tecniche di comunicazione sociale e scoprire innovativi strumenti di campaigning anticorruzione.
L’iscrizione è gratuita, ma per garantire la qualità della formazione i posti saranno limitati a 30 partecipanti per laboratorio e assegnati tramite selezione delle candidature.
Il Lab si svolgerà in 10 città in tutta Italia, con ospiti e focus diversi in ogni tappa.
Sei appassionato di campaigning sociale e comunicazione digitale? Il Rif Lab è un'opportunità unica per ottenere competenze professionali, per mettere in azione buone pratiche contro la corruzione e per fare rete. Advocacy, digital marketing e community organizing sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati a stretto contatto con i protagonisti nazionali del settore. A fine corso verrà offerta inoltre la possibilità di diventare “ambasciatore”, con l'opportunità di continuare la formazione e realizzare azioni con il supporto di Riparte il futuro.
Migliora il tuo Paese attraverso strumenti digitali e strategie offline
professionali nel campo della comunicazione no profit e del campaigning sociale
con i migliori professionisti della comunicazione no profit e con altri studenti
I migliori partecipanti avranno la possibilità di diventare ambassador di Riparte il futuro
Coworking "Monte Testaccio 34" Deadline iscrizioni: 27 marzo
Dalle 9.00 ci sarà la registrazione degli ospiti e degli iscritti al corso, con distribuzione del materiale e presentazione dello spazio di coworking "Monte Testaccio 34".
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Chi ha detto che il lobbying è un'attività riservata solo alle grandi multinazionali? Sempre più spesso le organizzazioni no profit e le campagne sociali si dotano di professionisti per delineare strategie di advocacy per ottenere risultati legislativi e cambiamenti politici. In questo laboratorio impariamo i trucchi del mestiere per diventare "cittadini lobbisti".
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Alberto Alemanno è un giurista e avvocato civile. È professore di Diritto per il programma “Jean Monnet” dell'Unione Europea alla HEC Paris, insegna presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di New York - dove ha fondato la EU Public Interest Clinic – ed è il fondatore della community di advocacy "The Good Lobby".
Per il suo impegno a colmare il divario tra la ricerca accademica e l'azione politica, il World Economic Forum lo ha nominato Young Global Leader nel 2015 e Friends of Europe includendolo tra i 40 under 40 più influenti a livello europeo. Collabora con Bloomberg, Le Monde, Politico Europe, Forbes, Il Sole 24 Ore e i suoi studi sono apparsi su The Economist, The New York Times, Science e Financial Times.
Il suo ultimo libro è "Lobbying for Change: Trova la tua voce per creare una società migliore" (Iconbooks, 2017).
Si è laureato alla Harvard Law School, al College of Europe e ha conseguito un PhD in Diritto Internazionale ed Economia presso l'Università Bocconi.
Presentazione di Riparte il futuro e della prima tappa de suo workshop itinerante per i campaigner del sociale "Rif Lab".
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Impegnato fin da giovanissimo sui temi della cittadinanza attiva e della trasparenza, si è occupato in diverse forme di comunicazione sociale e politica. Per dieci anni attivista di "Libera" e per tre coordinatore provinciale a Novara, è presidente dell’associazione SerMais e impegnato sul tema della riqualificazione urbana a finalità educative e aggregative. Recentemente ha fondato "Fadabrav", la prima falegnameria sociale del Novarese. Per Riparte il futuro è digital campaigner e graphic designer.
Pausa pranzo. I partecipanti al corso possono andare alla scoperta dello street food del mercato rionale di Testaccio.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Lanciare una campagna di successo in 24 ore è davvero possibile? Quali strumenti sono assolutamente necessari e quali costi sono invece sacrificabili in assenza di tempo e risorse?
Andiamo insieme alla scoperta della "cassetta degli attrezzi" ideale del campaigner digitale.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Laureato in Architettura ma profondamente appassionato di internet e tecnologie, si specializza in UX e prodotti per il web. Lavora in Latte Creative come senior developer e da tre anni segue lo sviluppo della piattaforma di Riparte il futuro.
Vorresti sapere quanto spende il tuo sindaco per le trasferte? Oppure vuoi conoscere il grado di inquinamento dell'aria nella tua città? E ancora, vuoi scoprire se nella scuola di tuo figlio c'è l'amianto? Ora puoi. Dopo oltre due anni di battaglia della società civile, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Elisa ci aiuterà a capire come fare una richiesta FOIA e ci darà la possibilità di inviare una richiesta vera per ottenere dati e documenti dalla PA.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Elisa Murgese, dopo un master in International Journalism alla City University di Londra, è giornalista e videomaker per il Fatto Quotidiano online e collaboratrice di Diritto Di Sapere, ONG nata per promuovere il diritto di accesso in Italia. Da Milano ha lavorato come data journalist per L'Espresso online e Wired.it mentre da India, Nepal e Cina ha pubblicato per RepubblicaXL e La Nuova Ecologia concentrandosi su ambiente e migrazioni. A Londra ha collaborato con diversi centri di giornalismo investigativo (Bureau of Investigative Journalism e l'agenzia inglese Request Initiative). I suoi lavori giornalistici sulla comunità rom e sinti di Milano hanno portato la Commissione europea a chiederle di intervenire a Bruxelles alla conferenza "For Roma, with Roma".
Organizzare i volontari non è una cosa da poco, ma è un lavoro che va programmato e realizzato con dedizione. Richiede competenze complesse e risorse, i risultati possono essere inaspettati e decidere il successo di una campagna.
La responsabile attivisti di Amnesty International ci racconta il suo lavoro nella campagna "Verità per Giulio Regeni". Cosa ha reso questa mobilitazione una delle più potenti in Italia negli ultimi anni?
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Roberta Zaccagnini è Senior Head of Activism Unit nella Sezione Italiana di Amnesty International. Di formazione umanistica, dopo un periodo trascorso nel marketing del cinema d'autore e nell'organizzazione di eventi culturali, approda nel 2013 ad Amnesty per coordinare l'attivazione della campagna "Ricordati che devi rispondere". Formatrice e facilitatrice, esperta di mobilitazione della società civile, si occupa di ideare e strutturare modalità di engagement online e offline e di far capire alle persone che hanno il potere di cambiare il mondo e quindi la loro vita.
Come cavalcare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro è il crisis management. Proviamo a capirlo insieme a Stefano Cappellini e a un role play.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Stefano Cappellini, giornalista, è responsabile della redazione politica de La Repubblica, già direttore de Il Riformista e successivamente caporedattore centrale del Messaggero. Ha lavorato anche a Liberazione; per la TV è stato autore dei programmi Batti e ribatti (RAI 1), Controcorrente (Sky TG24), Matrix (Canale 5) ed Exit (LA7).
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ce ne parlano i campaigner di Riparte il futuro. Ne parliamo raccontando due campagne emblematiche di Riparte il futuro: #Vocidigiustizia e La campagna per le elezioni trasparenti.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Pausa pranzo. I partecipanti al corso possono andare alla scoperta dello street food del mercato rionale di Testaccio.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
"È tutta colpa delle ONG!", "Siete i taxi del mare". Bomba mediatica o opportunità? Tutto questo e molto altro è il crisis management ai tempi dei social network. Proviamo a capirlo insieme a Luca Visone, head of digital di Medici Senza Frontiere.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Head of digital di Medici Senza Frontiere, si occupa dello sviluppo e l’implementazione di strategie, strumenti e contenuti per il web con l’obiettivo di accrescere la reputazione e il supporto di MSF. Esperto di email marketing, è convinto che il mondo digitale offra possibilità infinite ed è deciso ad esplorarle tutte.
In un mondo pieno di contenuti digitali, di rumore di fondo e comunicazione strabordante essere ascoltati diventa sempre più difficile. Per chi vuole avere un impatto concreto la creatività diventa la chiave di successo per emergere e per coinvolgere e raggiungere i propri supporter.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Senior copywriter, michela è la mente creativa di Latte Creative, la più grande agenzia di comunicazione no profit italiana. Le parole sono il suo pane quotidiano e non c’è campagna che le resista. Inventa storie, concept, trame per video, canzoni, avventure crossmedia e, naturalmente, i claim più efficaci per ogni tipo di campagna.
Alla fine del workshop ai migliori partecipanti offriremo un'occasione unica: diventare ambassador di Riparte il futuro nella propria città.
Gli ambassador potranno accedere a occasioni di formazione nel corso nei mesi successivi e ottenere un certificato finale, potranno inoltre essere protagonisti del blog e dei social media dell'organizzazione. Infine avranno l’opportunità di realizzare attività nella propria comunità con il supporto di Riparte il futuro.
Coworking "Monte Testaccio 34", Roma
Giulio Carini è campaigner e responsabile dei progetti educativi di Riparte il futuro. Giulio ha lavorato come avvocato per diversi studi internazionali tra cui Latham & Watkins, è stato ricercatore per il think tank del British Council e poi campaigner e investigatore per Global Witness a Londra, per il quale ha fatto un'indagine sulla corruzione nella industria petrolifera in Libia durante la guerra civile del 2011. Lo studio è stato pubblicato su Il Wall Street Journal. Recentemente ha fondato L'Amletico, una rivista online che aspira a guidare il lettore nel panorama culturale di Roma. Si è laurato alla Cornell Law School e ha conseguito un master al dipartimento di War Studies del King's College a Londra.
Coworking "Condiviso" -Calata Andalò Di Negro 16 e 17, Genova Deadline iscrizioni: 25 aprile
Dalle 9.00 ci sarà la registrazione degli ospiti e degli iscritti al corso, con distribuzione del materiale e presentazione dello spazio di coworking "Condiviso".
Coworking "Condiviso" -Calata Andalò Di Negro 16 e 17, Genova
Presentazione di Riparte il futuro e della prima tappa del suo workshop itinerante per i campaigner del sociale "Rif Lab".
Coworking "Condiviso", Genova
Impegnato fin da giovanissimo sui temi della cittadinanza attiva e della trasparenza, si è occupato in diverse forme di comunicazione sociale e politica. Per dieci anni attivista di "Libera" e per tre coordinatore provinciale a Novara, è presidente dell’associazione SerMais e impegnato sul tema della riqualificazione urbana a finalità educative e aggregative. Recentemente ha fondato "Fadabrav", la prima falegnameria sociale del Novarese. Per Riparte il futuro è digital campaigner e graphic designer.
I “Paradise Papers” hanno sconvolto la comunità internazionale. Una delle inchieste più celebri degli ultimi anni ha mostrato al mondo come le aziende offshore utilizzassero i propri capitali per evasioni fiscali e corruttele. Alessia Cerantola, giornalista internazionale, l’ha condotta in prima linea, occupandosi del Giappone. I giornalisti come Alessia ci aiutano a capire meglio i collegamenti, rapporti e interessi che si nascondono nei paradisi fiscali e come possano essere terreno fertile per la corruzione internazionale. Durante il workshop verranno affrontate le tecniche e i metodi d’indagine attraverso la sua esperienza diretta.
Coworking "Condiviso", Genova
Alessia Cerantola è una giornalista investigativa freelance, co-fondatrice dell’ investigative Reporting Project Italy (IRPI). Radio reporter per BBC World Service, è inviata in Giappone dal 2007, dove ha raccontato tra le altre cose il terremoto nel Marzo 2011 e il disastro nucleare di Fukushima. Ha trattato di questioni ambientali, crimine, corruzione e cyber security per diverse testate, tra cui, the Guardian, The Japanese Times e Al Jazeera. Nel 2016 Alessia ha fatto parte del team che si è occupato della sezione giapponese dei Panama Papers. Ha vinto svariati riconoscimenti e premi giornalistici, compreso il “Press Freedom Award 2012”. Nel 2013 ha viaggiato negli Stati Uniti come “Transatlantic Media Fellow of the Center for Strategic and International Studies (CSIS)”. È laureata in Studi Orientali, Giornalismo e Finanza aziendale.
Pausa pranzo.
Ernesto Belisario, avvocato esperto in diritto delle tecnologie e innovazione nella Pa è riuscito a capire e prevedere come la digitalizzazione e le nuove tecnologie sarebbero state al centro della società del futuro. Da questa intuizione sono nati i suoi libri e blog che trattano gli aspetti legali di un processo di modernizzazione inarrestabile. Come si comporta la corruzione nell’era digitale? Ma soprattutto, come cambia la lotta per sconfiggerla? Dopo oltre due anni di battaglia della società civile, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Ernesto ci guiderà attraverso l’affascinante mondo degli opendata e FOIA, per scoprire come l’informazione moderna, quindi aperta e disponibile, possa aiutare a combattere il fenomeno della corruzione, anche nella sua versione 2.0.
Coworking "Condiviso", Genova
Ernesto Belisario è un avvocato cassazionista e si occupa principalmente di diritto amministrativo e di diritto delle nuove tecnologie. Autore di diverse pubblicazioni, ha scritto i libri “La nuova Pubblica Amministrazione Digitale”, “Diritto tra le nuvole: profili giuridici del cloud computing”. Collabora con diverse pubblicazioni tra le quali “Wired.it”, “CheFuturo” e “IlFattoQuotidiano”, dal 2006 cura il suo blog “Diritto 2.0”. È docente di numerosi corsi e master in diverse università italiane, dove forma gli studenti riguardo l’aspetto giuridico dell’innovazione. Già Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici e dell’Associazione italiana per l’Open Government, è Segretario Generale dell’Istituto per le politiche dell’innovazione. È stato nominato dal Presidente dell’ISTAT componente della Commissione degli Utenti dell’Informazione Statistica ed è membro del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La più grande enciclopedia del mondo non si è scritta da sola, ma è il risultato di una costante collaborazione tra la comunità digitale e Wikimedia. Alcune voci sono quasi perfette, altre incomplete. La nostra domanda è: come si gestisce una comunità digitale mondiale? Lo chiediamo a Frieda Brioschi, esperta di digital community e protagonista dello sviluppo di Wikimedia in Italia.
Coworking "Condiviso", Genova
Frieda Brioschi è stata uno dei 18 membri fondatori e prima presidente di Wikimedia Italia. Nel luglio 2007 è la prima italiana eletta membro del Board of Trustees di Wikimedia Foundation. Alternandosi tra il direttivo di Wikipedia Italia e il board di Wikipedia Foundation, ha terminato il suo mandato nel luglio 2016. Oggi Frieda è professoressa presso lo IED di Milano, dove tiene corsi sul mondo delle start up. Con la sua energia e competenza è una figura chiave del mondo digital italiano.
Chi ha detto che solo le grandi aziende e i gruppi di interessi economici possono permettersi un lobbista?
Riparte il futuro in cinque anni ha portato a casa diversi risultati legislativi. Grazie all’attività di campaigning, nel 2013 ha ottenuto la riforma che ha potenziato il reato di voto di scambio politico mafioso (416 ter), nel 2014 ha ottenuto la revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati per mafia e corruzione, ha contribuito a introdurre e migliorare il Freedom of Information Act nel 2016 e a novembre del 2017 ha ottenuto una legge in difesa di chi denuncia la corruzione sul posto di lavoro, i cosiddetti whistleblower. Come è stato possibile tutto questo? Applicando tecniche di lobbying e advocacy per porre un freno alla corruzione italiana.
Coworking "Condiviso", Genova
Mezzo analista, mezzo attivista, dopo un dottorato in storia politica e progetti di ricerca in università Federico Anghelé ha deciso di passare all’azione: per Riparte il futuro è esperto di strategie politiche e policy making, nonché responsabile delle relazioni istituzionali.
Coworking "Condiviso" -Calata Andalò Di Negro 16 e 17, Genova
Afghanistan, è il 10 aprile 2010, quando la polizia irrompe nell’ospedale di Emergency Lashkar-gah e arresta tre cooperanti di Emergency, l’infermiere Matteo Dell’Aira, il chirurgo Marco Garatti e il logista Matteo Pagani. La risposta civile è veloce e organizzata e Alberto Almagioni è tra gli organizzatori della manifestazione di sostegno ai tre arrestati: “Io sto con Emergency”. Il 17 aprile a Roma 50mila persone si riuniscono in Piazza San Giovanni Vengono da tutta Italia, in auto, in pullman, in treno, per chiedere la liberazione delle persone simbolo di una lotta civile per sostenere i più deboli. Il 18 aprile arriva la notizia che i tre verranno liberati. Cosa è successo esattamente e come si organizza una manifestazione così partecipata? Alberto Almagioni porterà la sua testimonianza e ci spiegherà cosa significa organizzare un evento di tale portata.
Coworking "Condiviso", Genova
Nel 1996 Alberto ha lasciato la facoltà di lettere per seguire la sua passione: l’informatica e la tecnologia al servizio del sociale. Lo accoglie Emergency, neonata associazione milanese per la quale inizia a lavorare. In 24 anni il suo ruolo dentro l’organizzazione cambia molte volte e passa dall’essere il “volontario smanettone” della piccola associazione fino a diventare responsabile dell’ufficio IT. Per Emergency si è sempre occupato di web gestendo l’infrastruttura tecnica ma anche progettando e realizzando strumenti di campaigning.
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ce ne parlano i campaigner di Riparte il futuro. Ne parliamo raccontando due campagne emblematiche di Riparte il futuro: #Vocidigiustizia e La campagna per le elezioni trasparenti.
Coworking "Condiviso", Genova
La testa da lobbista, un cuore da attivista e le gambe da digital marketer. Pietro da 9 anni si occupa di attivismo, comunicazione sociale e politica.
Nel tempo libero fa quello che fanno i nerd come lui: fa campagne politiche, organizza eventi di mobilitazione oppure va a caccia di tecnologie civiche o nuovi tools da sperimentare. Ha una laurea in legge ma considera la sua vera formazione gli anni di antimafia sociale. Vorrebbe tanto che i suoi genitori lo avessero portato di più allo stadio da piccolo... ma non è andata così. Attualmente per Riparte il futuro si occupa di advocacy e digital campaigning.
Pausa pranzo.
Spesso capita di avere una grande idea, energia e voglia di realizzare cambiamento. Ma dove trovare i fondi? Una domanda ricorrente quando si tratta di campagne sociali. Mattia Dell'Era, esperto di fundraising, ci aiuterà a capire come trovare le risorse per realizzare tutto questo. La raccolta fondi è un pilastro importantissimo di ogni campagna di successo: la capacità comunicativa, organizzativa e le tecniche del settore sono solo alcuni dei requisiti che Mattia analizzerà a Genova.
Coworking "Condiviso", Genova
Digital Fundraiser Manager per l'ong L'Albero della vita, Mattia Dell'Era ha sempre lavorato nel mondo della comunicazione, in particolare quella digitale. Docente per l'Università Cattolica e per la Fondazione Cariverona, Mattia ha fatto del fundraising il suo punto di forza. Crede nella condivisione e nel suo blog personale scrive delle sue passioni, esperienze e scoperte soprattutto quando si tratta di Digital Fundraising.
I siti web, iCloud, Siri, Cortana, le apps sono tutte manifestazioni dell’avanzamento tecnologico e dell’era della digitalizzazione, ma non bisogna scordare che parte tutto dalle persone. Damiano Ramazzotti, con la sua app “WeTipp” vuole coinvolgere gli attivisti attraverso il web, mettendo le persone e le loro capacità al centro, l’app è il mezzo non il fine. Come costruire una community, come curarla e ingrandirla sono le capacità che Damiano condividerà con noi a Genova.
Coworking "Condiviso", Genova
Damiano Ramazzotti è CEO di WeTipp, una piattaforma online che vuole aiutare le ONGs, gli spazi di coworking, organizzazioni e aziende, nella gestione delle loro community e membri, valorizzando le loro passioni e qualità. Prima ha lavorato per Talent Garden, nella gestione della community e di progetti innovativi come “Makerland”. Fondatore dell’ONG “Binario Uno”, il network internazionale per la promozione del dialogo interculturale, è un esperto di partecipazione e coinvolgimento. Appassionato di karate e meditazione, Damiano Ramazzotti è un giovane che lavora per i giovani.
Alla fine del workshop ai migliori partecipanti offriremo un'occasione unica: diventare ambassador di Riparte il futuro nella propria città.
Gli ambassador potranno accedere a occasioni di formazione nel corso nei mesi successivi e ottenere un certificato finale, potranno inoltre essere protagonisti del blog e dei social media dell'organizzazione. Infine avranno l’opportunità di realizzare attività nella propria comunità con il supporto di Riparte il futuro.
Coworking "Condiviso", Genova
Giulio Carini è campaigner e responsabile dei progetti educativi di Riparte il futuro. Giulio ha lavorato come avvocato per diversi studi internazionali tra cui Latham & Watkins, è stato ricercatore per il think tank del British Council e poi campaigner e investigatore per Global Witness a Londra, per il quale ha fatto un'indagine sulla corruzione nella industria petrolifera in Libia durante la guerra civile del 2011. Lo studio è stato pubblicato su Il Wall Street Journal. Recentemente ha fondato L'Amletico, una rivista online che aspira a guidare il lettore nel panorama culturale di Roma. Si è laurato alla Cornell Law School e ha conseguito un master al dipartimento di War Studies del King's College a Londra.
Centro per l'innovazione sociale “Rinascimenti Sociali” -Via Maria Vittoria, 38
Deadline iscrizioni: 4 giugno
Dalle 9.15 ci sarà la registrazione degli ospiti e degli iscritti al corso, con distribuzione del materiale e presentazione dello spazio di "Rinascimenti Sociali".
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”, Via Maria Vittoria, 38, Torino
Presentazione di Riparte il futuro e della prima tappa del suo workshop itinerante per i campaigner del sociale "Rif Lab".
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Impegnato fin da giovanissimo sui temi della cittadinanza attiva e della trasparenza, si è occupato in diverse forme di comunicazione sociale e politica. Per dieci anni attivista di "Libera" e per tre coordinatore provinciale a Novara, è presidente dell’associazione SerMais e impegnato sul tema della riqualificazione urbana a finalità educative e aggregative. Recentemente ha fondato "Fadabrav", la prima falegnameria sociale del Novarese. Per Riparte il futuro è digital campaigner e graphic designer.
Vorresti sapere quanto spende il tuo sindaco per le trasferte? Oppure vuoi conoscere il grado di inquinamento dell'aria nella tua città? E ancora, vuoi scoprire se nella scuola di tuo figlio c'è l'amianto? Ora puoi. Dopo oltre due anni di battaglia della società civile, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Elisa ci aiuterà a capire come fare una richiesta FOIA e ci darà la possibilità di inviare una richiesta vera per ottenere dati e documenti dalla PA.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Elisa Murgese, dopo un master in International Journalism alla City University di Londra, è giornalista e videomaker per il Fatto Quotidiano online e collaboratrice di Diritto Di Sapere, ONG nata per promuovere il diritto di accesso in Italia. Da Milano ha lavorato come data journalist per L'Espresso online e Wired.it mentre da India, Nepal e Cina ha pubblicato per RepubblicaXL e La Nuova Ecologia concentrandosi su ambiente e migrazioni. A Londra ha collaborato con diversi centri di giornalismo investigativo (Bureau of Investigative Journalism e l'agenzia inglese Request Initiative). I suoi lavori giornalistici sulla comunità rom e sinti di Milano hanno portato la Commissione europea a chiederle di intervenire a Bruxelles alla conferenza "For Roma, with Roma".
In un mondo pieno di contenuti digitali, di rumore di fondo e comunicazione strabordante essere ascoltati diventa sempre più difficile. Per chi vuole avere un impatto concreto la creatività diventa la chiave di successo per emergere e per coinvolgere e raggiungere i propri supporter.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Senior copywriter, Michela è la mente creativa di Latte Creative, la più grande agenzia di comunicazione no profit italiana. Le parole sono il suo pane quotidiano e non c’è campagna che le resista. Inventa storie, concept, trame per video, canzoni, avventure crossmedia e, naturalmente, i claim più efficaci per ogni tipo di campagna.
Pausa pranzo.
Il design oggi è uno degli strumenti più potenti nell’ambito della comunicazione. Il terzo settore è sempre alla ricerca di nuovi modi per entrare nella vita delle persone e sensibilizzare sui temi importanti. Andrea Pinchi ci guiderà attraverso il mondo del design applicato al terzo settore, mostrandoci come una buona comunicazione è alla base di ogni campagna di successo.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Andrea nasce come graphic and visual designer. Con oltre 10 anni nel settore, si occupa anche di installazioni interattive, mobile applications nell’ambito di experience e interaction design. Ha collaborato a progetti per Enel, Nike, Bosch, Greenpeace e molti altri. Andrea è sempre alla ricerca di nuovi strumenti e soluzioni da usare nei suoi progetti. Parte del team di Latte Creative dal 2004 al 2017, oggi lavora da freelance, seguendo la sua sete per la novità.
Per generare il cambiamento non basta avere una grande intuizione, ne basta essere ispirati, bisogna anche avere le risorse per dare gambe solide alle nostre idee. Ma dove troviamo i fondi? Una domanda ricorrente quando si tratta di campagne sociali. Marica Fachin Digital Fundraising Manager per Greenpeace, ci aiuterà a capire come reperire risorse attraverso strategie di comunicazione digitale.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Laureata in Communication e Marketing, Marica si occupa di progetti web di comunicazione e marketing da quasi 10 anni. Dopo una lunga esperienza in aziende e agenzie, decide di imbarcarsi sulla nave del nonprofit. Da cinque anni, Marica è Digital Fundraising Manager presso una delle ONG ambientaliste più conosciute del mondo. Marica unisce la creatività alla professionalità per aiutare Greenpeace a raccogliere risorse dal basso.
Un campaigner che voglia combattere la corruzione o promuovere un’altra causa sociale deve essere pronto a parlare in pubblico: sia in un video, in un dibattito o in una piazza. Ma come possiamo gestire l’apprensione e la paura che spesso ci penalizzano in quelle occasioni? Anna Montalenti, attrice e insegnante, con la sua esperienza ed energia ci guiderà attraverso gli ostacoli che ostacolano il nostro messaggio.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Si diploma presso l'Accademia Teatrale del Piemonte (SAT). Approfondisce la sua formazione presso il Centre Artistique International Roy Hart. Lavora come attrice nelle produzioni: Eva Futura (Fondazione TPE), La casa di Bernarda Alba, Otello, Il malato immaginario - coproduzioni Piccola Compagnia della Magnolia e Théatre de l' Epée de Bois - Cartoucherie de Vincennes, Parigi. Nel 2016 è assistente alla regia di Nino D'Introna, per Il paracadute. Collabora con Radiospazio Teatro con spettacoli diretti dal regista Alberto Gozzi. Socio fondatore e attrice per la Compagnia Kataplixi Teatro. Ultime produzioni Occident Express, Ruy Blas/Quattro quadri sull'identità e il coraggio (coproduzione Kataplixi- Il Mulino di Amleto). Da diversi anni tiene corsi di Public Speaking per privati e per gruppi (tra cui Scuola Holden, Torino).
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ce ne parlano i campaigner di Riparte il futuro, raccontando due campagne emblematiche di Riparte il futuro: #Vocidigiustizia e La campagna per le elezioni trasparenti.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
La testa da lobbista, un cuore da attivista e le gambe da digital marketer. Pietro da 9 anni si occupa di attivismo, comunicazione sociale e politica.
Nel tempo libero fa quello che fanno i nerd come lui: fa campagne politiche, organizza eventi di mobilitazione oppure va a caccia di tecnologie civiche o nuovi tools da sperimentare. Ha una laurea in legge ma considera la sua vera formazione gli anni di antimafia sociale. Vorrebbe tanto che i suoi genitori lo avessero portato di più allo stadio da piccolo... ma non è andata così. Attualmente per Riparte il futuro si occupa di advocacy e digital campaigning.
Pausa pranzo.
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con La Stampa. Proviamo a capirlo grazie a un role play assieme a Lidia Catalano, membro della redazione del quotidiano piemontese.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Lidia si laurea in Comunicazione e Giornalismo presso l’Università di Torino nel 2009, presentando una tesi sulla copertura giornalistica italiana durante la “War on Terror” in Afghanistan e Iraq dopo il 9/11. Lavora presso il consolato italiano a Chicago, dove si occupa principalmente di di eventi culturali e dell’ufficio stampa. Oggi è giornalista per La Stampa. Lidia scrive di immigrazione, educazione e disoccupazione, ha ricevuto il premio “Igor Man” per l’eccellenza nel giornalismo, grazie al suo report sul 60esimo anniversario della tragedia di Marcinelle. Crede in un approccio multimediale al giornalismo e fa parte del social media team per La Stampa.
Cosa sono le Civic Tech? Come possono le tecnologia e i dati (open) contribuire creare consapevolezza e potenziare le azioni di engagement? Affrontiamo assieme a Christian Racca una serie di casi studio che possono introdurci alle civic tech al servizio del cambiamento sociale.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Christian Racca laureato al Politecnico di Torino in ingegneria inizia a lavorare per il consorzio TOP-IX nel 2005. Negli anni successivi sviluppa competenze sui temi del Cloud Computing, dello streaming audio-video e delle start-up web. Dal 2009 al 2011 è docente a contratto al Politecnico di Torino, successivamente avvia una collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria con l’ Entrepreneurship Lab. Socio attivo dell’associazione Culturale Non Profit PLUG, lavora su big data e social innovation.
Alla fine del workshop ai migliori partecipanti offriremo un'occasione unica: diventare ambassador di Riparte il futuro nella propria città.
Gli ambassador potranno accedere a occasioni di formazione nel corso nei mesi successivi e ottenere un certificato finale, potranno inoltre essere protagonisti del blog e dei social media dell'organizzazione. Infine avranno l’opportunità di realizzare attività nella propria comunità con il supporto di Riparte il futuro.
Centro per l’innovazione sociale “Rinascimenti Sociali”
Giulio Carini è campaigner e responsabile dei progetti educativi di Riparte il futuro. Giulio ha lavorato come avvocato per diversi studi internazionali tra cui Latham & Watkins, è stato ricercatore per il think tank del British Council e poi campaigner e investigatore per Global Witness a Londra, per il quale ha fatto un indagine sulla corruzione nella industria petrolifera in Libia durante la guerra civile del 2011. Lo studio è stato pubblicato su il Wall Street Journal. Recentemente ha fondato L'Amletico, una rivista online che aspira a guidare il lettore nel panorama culturale di Roma. Si è laurato alla Cornell Law School e ha conseguito un master al dipartimento di War Studies del King's College a Londra.
Campus "Talent Garden" - Via Merano, 16, 20127 Milano
Dalle 9.15 ci sarà la registrazione degli ospiti e degli iscritti al corso, con distribuzione del materiale e presentazione dello spazio di "Campus Talent Garden".
Talent Garden Merano - Via Merano, 16, 20127 Milano
Presentazione di Riparte il futuro e della tappa milanese del suo workshop itinerante per i campaigner del sociale "Rif Lab".
Talent Garden Merano - Via Merano, 16, 20127 Milano
Chi ha detto che solo le grandi aziende e i gruppi di interessi economici possono permettersi un lobbista?
Riparte il futuro in cinque anni ha portato a casa diversi risultati legislativi. Grazie all’attività di campaigning, nel 2013 ha ottenuto la riforma che ha potenziato il reato di voto di scambio politico mafioso (416 ter), nel 2014 ha ottenuto la revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati per mafia e corruzione, ha contribuito a introdurre e migliorare il Freedom of Information Act nel 2016 e a novembre del 2017 ha ottenuto una legge in difesa di chi denuncia la corruzione sul posto di lavoro, i cosiddetti whistleblower. Come è stato possibile tutto questo? Applicando tecniche di lobbying e advocacy per porre un freno alla corruzione italiana.
Assieme a Federico Anghelé, responsabile politico di Riparte il futuro, con l’aiuto di esperti internazionali, passeremo dalla teoria alla pratica: affronteremo un workshop per costruire una efficace strategia di lobbying civico.
Talent Garden Merano - Via Merano, 16, 20127 Milano
Pausa pranzo.
Vorresti sapere quanto spende il tuo sindaco per le trasferte? Oppure vuoi conoscere il grado di inquinamento dell'aria nella tua città? Vuoi scoprire se la scuola di tuo figlio è costruita con l'amianto? Ora puoi. Dopo oltre due anni di battaglia Riparte il futuro e della coalizione FOIA4Italy, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di conoscere le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Un arma imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Assieme impareremo a fare una richiesta FOIA per scoprire dati, atti o documento nella mani della PA.
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Elisa Murgese, dopo un master in International Journalism alla City University di Londra, è giornalista e videomaker per il Fatto Quotidiano online e collaboratrice di Diritto Di Sapere, ONG nata per promuovere il diritto di accesso in Italia. Da Milano ha lavorato come data journalist per L'Espresso online e Wired.it mentre da India, Nepal e Cina ha pubblicato per RepubblicaXL e La Nuova Ecologia concentrandosi su ambiente e migrazioni. A Londra ha collaborato con diversi centri di giornalismo investigativo (Bureau of Investigative Journalism e l'agenzia inglese Request Initiative). I suoi lavori giornalistici sulla comunità rom e sinti di Milano hanno portato la Commissione europea a chiederle di intervenire a Bruxelles alla conferenza "For Roma, with Roma".
Vorresti potere raccontare bene la tua storia? È potere usare la tua storia e anche altre storie per il tuo attivismo? Brian ci aiuterà a capire come si creano le storie per ispirare qualsiasi cambiamento e raccontera tutte le techniche per sapere usare lo storytelling per imparare a narrare e declinare narrative per le tue campagne.
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Brian Fitzgerlad è il direttore di Dancing Fox Ltd, un agencia di storytelling basata a Amsterdam dove aiuta i changemakers a raccontare le proprie storie e a usare il storytelling per cambiare il mondo. Trentaquattro anni in Greenpeace, 34 anni di storie, campagne e innovazioni continue, che l’hanno portato a trasformare un angolo del web in un potente strumento di attivismo. Brian Fitzgerlad vive per raccontare storie e insegnare a raccontarle, in ogni forma. Crede che lo storytelling sia un mezzo per cambiare (davvero) il mondo.
Lo sappiamo, il Bel Paese, purtroppo è famoso per la sua triste performance quando si tratta di corruzione. Siamo tra gli ultimi in classifica in Europa quando si tratta di lotta all corruzione. Per sconfiggere un fenomeno come la corruzione, dobbiamo prima di tutto capirlo. Analizzeremo la situazione italiana, i problemi e le soluzioni che sono state proposte negli ultimi anni. Come il nostro paese sta cambiando e quali sono le sfide nel prossimo futuro? Con l’aiuto di Transparency International, la più grande organizzazione anti-corruzione del mondo, capiremo cosa vuol dire vivere in un paese corrotto, e come renderlo migliore. .
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Susanna Ferro lavora dal 2013 come responsabile della communicazione a Transparency International, la più grande organizzazione a livello globale che si occupa di prevenire e contrastare la corruzione. Susanna ha un master in relazioni internazionali presso l'Università degli Studi di Milano e un master in communicazione internazionale e interculturale presso il IULM. Prima di lavorare a Transparency, Susanna per le Nazioni Unite rappresentando la Missione Permanente dell'Italia.
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ce ne parlano i campaigner di Riparte il futuro, raccontando due campagne emblematiche di Riparte il futuro: #Vocidigiustizia e La campagna per le elezioni trasparenti.
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La testa da lobbista, un cuore da attivista e le gambe da digital marketer. Pietro da 9 anni si occupa di attivismo, comunicazione sociale e politica.
Nel tempo libero fa quello che fanno i nerd come lui: fa campagne politiche, organizza eventi di mobilitazione oppure va a caccia di tecnologie civiche o nuovi tools da sperimentare. Ha una laurea in legge ma considera la sua vera formazione gli anni di antimafia sociale. Vorrebbe tanto che i suoi genitori lo avessero portato di più allo stadio da piccolo... ma non è andata così. Attualmente per Riparte il futuro si occupa di advocacy e digital campaigning.
L'occasione di applicare in pratica gli strumenti imparati nella prima mattinata. Un pressure test, una situazione di stress, una crisi da risolvere. Facciamo insieme un role play per imparare a uscire da una crisi mediatica.
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Pausa pranzo.
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con Jacopo Tondelli, co-fondatore e direttore de Gli Stati Generali.
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Jacopo Tondelli è nato a Milano nel 1978, cresciuto tra la periferia e le campagne, laureato e dottorato in diritto penale all’Università di Pavia. Nei primi anni duemila girovaga tra la Germania, l’Italia e Israele e lungo quelle rotte incontra il giornalismo. Inizia a scrivere per il Riformista, a inizio 2008 passa alla redazione economica del Corriere della Sera dove resta per quasi tre anni, durante i quali scrive anche due libri, uno su Israele e l’altro sulla sinistra italiana. A fine 2010 fonda e inizia a dirigere Linkiesta.it. Si dimette a inizio 2013. È co-fondatore e direttore de Gli Stati Generali.
Un sistema dell’informazione libero ed indipendente è da sempre considerato un ostacolo alla corruzione. Tuttavia parlare troppo di corruzione sui giornali o in televisione non sempre equivale ad esercitare un ruolo di deterrenza nei confronti della stessa. Nel corso del workshop verrà preso in considerazione il tipo di trattazione che viene riservata al fenomeno nella stampa italiana, cercando di capire se contribuisce a formare un’opinione pubblica consapevole ed informata o se talvolta causa delle distorsioni nella sua percezione.
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Roberto Mincigrucci è Dottorando in “Politica, politiche pubbliche e globalizzazione” presso l’Università degli Studi di Perugia. Membro del WP6 del progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea “ANTICORRP – Anticorruption policies revisited. Global trends and European Responses to the Challenge of Corruption”. Si occupa in particolare della rappresentazione mediatica dello scandalo per reati di corruzione.
Magazzini Fotografici, Via S. Giovanni in Porta, 32 | Napoli
Presentazione di Riparte il futuro e della tappa napoletana del suo workshop itinerante per campaigner sociali, "Rif Lab".
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Mezzo analista, mezzo attivista. Dopo un dottorato in storia politica e progetti di ricerca in università ha deciso che era ora di passare all’azione: per Riparte il futuro è esperto di strategie politiche e policy making, nonché responsabile delle relazioni istituzionali.
Chi ha detto che il lobbying è un'attività riservata solo alle grandi multinazionali?
Sempre più spesso le organizzazioni no profit e le campagne sociali si dotano di professionisti per delineare strategie di advocacy per ottenere risultati legislativi e cambiamenti politici. In questo laboratorio impariamo i trucchi del mestiere per diventare "cittadini lobbisti".
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Senior Fellow a The Good Lobby, precedentemente Matchmaking manager per la stessa organizzazione. Laureato in giurisprudenza all’Università Bocconi di Milano, dopo due anni di esperienza professionale ora frequenta il ‘research master’ all’Università di Amsterdam in diritto dell’informazione. E’ tutor per i corsi di ‘principi di diritto privato europeo’ all’Università di Amsterdam e all’Università Bocconi.
Incentivare il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di formazione delle leggi contribuisce a ridurre la distanza tra istituzioni e cittadini fornendo un’immediata risposta alla forte richiesta di partecipazione da parte degli elettori.
Per le istituzioni può rappresentare un’occasione per aumentare la visibilità dell’operato pubblico e per i cittadini la garanzia di una formazione delle decisioni in modo“orizzontale” in un contesto in cui gli interessi locali potranno emergere in modo trasparente. Dei benefici di queste misure di coinvolgimento ne discuteremo con Alessandro Zagarella che ha lavorato al progetto “Campania partecipa: i cittadini protagonisti e la politica responsabile” vincitore del premio OpenGov Champion 2017.
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È esperto per l'attività normativa e internazionale e Responsabile del Nucleo per la valutazione degli atti dell'Unione europea presso il Ministero dell'Ambiente. Oltre a fare ricerca sui temi della partecipazione e trasparenza del processo decisionale e del lobbying presso le università LUISS di Roma e Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha coordinato il Nucleo per il Supporto e l'Analisi della Regolamentazione che ha permesso in Regione Campania la partecipazione di cittadini, associazioni e imprese al processo normativo attraverso il progetto "Campania partecipa".
Pausa pranzo
Con il passaggio dal finanziamento pubblico a quello privato le forze politiche hanno sempre più bisogno di nuove tecniche per intercettare fondi. Fundraising e people raising: raccolta fondi e mobilitazione dei volontari, due elementi necessari per portare avanti l’attività politica. Nel corso del workshop sarà spiegato come l’utilizzo in politica di queste tecniche, tipiche del non-profit, possano rappresentare un nuovo modo di intendere il rapporto tra cittadini e politica.
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Ha iniziato a fare volontariato nel 1989 con una forte passione per il Terzo Settore. si occupa di fundraising e people raising per le organizzazioni Nonprofit e gli Enti Pubblici e dal 2010 anche di fundraising per la politica.
Dal 2001 è docente in tecniche di fundraising ha lavorato per oltre 100 organizzazioni nonprofit e molti enti pubblici. Ha fondato il network di consulenti per il Nonprofit Raise the Wind con sedi a Salerno, Roma e Firenze e ha creato il blog tematico www.beafundraiser.it dedicato al mondo del fundraising e alle ricerche comparative sulla raccolta fondi. Dal 2010 è presidente del Centro Studi sul Non Profit, associazione che si occupa di elaborare ricerche comparative sul fundraising e sul people raising. Dal 2013 è board member di EUConsult Europe, organizzazione europea di consulenti per il Terzo Settore con sede ad Amsterdam. Nel 2014 è stato autore, insieme a Marina Ripoli, del libro “Fundraising e comunicazione per la politica” pubblicato da Rubbettino Editore.
Ernesto Belisario, avvocato esperto in diritto delle tecnologie e innovazione nella Pa è riuscito a capire e prevedere come la digitalizzazione e le nuove tecnologie sarebbero state al centro della società del futuro. Da questa intuizione sono nati i suoi libri e blog che trattano gli aspetti legali di un processo di modernizzazione inarrestabile. Come si comporta la corruzione nell’era digitale? Ma soprattutto, come cambia la lotta per sconfiggerla? Dopo oltre due anni di battaglia della società civile, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Ernesto ci guiderà attraverso l’affascinante mondo degli opendata e FOIA, per scoprire come l’informazione moderna, quindi aperta e disponibile, possa aiutare a combattere il fenomeno della corruzione, anche nella sua versione 2.0.
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Ernesto Belisario è un avvocato cassazionista e si occupa principalmente di diritto amministrativo e di diritto delle nuove tecnologie. Autore di diverse pubblicazioni, ha scritto i libri “La nuova Pubblica Amministrazione Digitale”, “Diritto tra le nuvole: profili giuridici del cloud computing”. Collabora con diverse pubblicazioni tra le quali “Wired.it”, “CheFuturo” e “IlFattoQuotidiano”, dal 2006 cura il suo blog “Diritto 2.0”. È docente di numerosi corsi e master in diverse università italiane, dove forma gli studenti riguardo l’aspetto giuridico dell’innovazione. Già Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici e dell’Associazione italiana per l’Open Government, è Segretario Generale dell’Istituto per le politiche dell’innovazione. È stato nominato dal Presidente dell’ISTAT componente della Commissione degli Utenti dell’Informazione Statistica ed è membro del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Inizio lavori
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ce ne parlano i campaigner di Riparte il futuro, raccontando due campagne emblematiche di Riparte il futuro: #Vocidigiustizia e La campagna per le elezioni trasparenti.
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Una laurea in Comunicazione e una forte passione per le scienze sociali al servizio del cambiamento sociale e culturale. Ha lavorato nel campo della comunicazione, digital marketing e fundraising all'interno di case editrici, agenzie di comunicazione e associazioni no profit. Inizia a collaborare per Riparte il Futuro come ricercatrice, per cui ora si occupa di comunicazione a 360°, con un focus particolare sull’attivismo digitale.
In un teatro politico sempre più internazionale e globalizzato, spesso risulta cruciale dare alle proprie battaglie un respiro sovranazionale, in grado di attivare partnership oltre confine e di promuovere strategie di advocacy coerenti con le istituzioni dell'Unione Europea.
Con Priscilla Robledo andremo alla scoperta delle esperienze di campaigning internazionale di Riparte il futuro, a partita dalla tutela dei whistleblower fino alla promozione di un voto elettorale sempre più consapevole e critico.
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Attivista per i diritti umani e l’ambiente, con un passato fra avvocato sul diritto d’autore e l’organizzazione di conferenze contro la corruzione in Europa e Africa, Priscilla non perde occasione per lanciare e promuovere campagne per la difesa dei diritti civili.
L'occasione di applicare in pratica gli strumenti imparati nella prima mattinata. Un pressure test, una situazione di stress, una crisi da risolvere. Facciamo insieme un role play per imparare a uscire da una crisi mediatica.
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Pausa pranzo
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con La Stampa. Proviamo a capirlo grazie a un role play assieme a Luigi Contu, Direttore dell'Agenzia ANSA.
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Romano di origine sarde, 47 anni, sposato con tre figli. Inizia l'attività giornalistica negli anni Ottanta nella redazione del giornale economico Ore 12. Nel 1985 il suo ingresso nella redazione economica dell'ANSA e nel 1997 assume l'incarico di responsabile della redazione parlamentare. Nel 2004 diventa capo della redazione interni del quotidiano la Repubblica. Il 10 giugno 2009 il comitato esecutivo dell'agenzia ANSA lo nomina direttore responsabile. È stato segretario e vice presidente dell'Associazione stampa parlamentare dal 1994 al 2000.
"Bloody Money" è un'indagine sul traffico di rifiuti in Regione Campania e sul sistema della corruzione politica che c'è dietro: gare truccate, sversamenti illeciti e tangenti.
Qui vengono stanziati centinaia di milioni di euro per lo smaltimento dei rifiuti ma non si riesce ad uscire dall'emergenza, la condizione favorevole per far lievitare i prezzi a vantaggio dei politici e dei funzionari corrotti. L’inchiesta oltre a far emergere il sistema di corruzione legato alla smaltimento illecito dei rifiuti ha avuto il merito di riaccendere il dibattito sull’utilizzo dell’agente provocatore nelle indagini di corruzione. Ne discutiamo con Sacha Biazzo videoreporter di fanpage.it, autore dell’inchiesta.
Magazzini Fotografici, via S. Giovanni in Porta, 32 (Napoli)
Sacha Biazzo, giornalista professionista e videoreporter. Dal 2013 lavora per il giornale online Fanpage.it, per il quale realizza servizi e inchieste video, specializzandosi in indagini giornalistiche sotto copertura. È autore di: Bomba all’Expo, Il caso Provolo (Premio Dig Award 2017), Bloody Money (Premio Fege 2018, Premio Legambiente 2018, menzione speciale Dig Award 2018). È stato insignito del premio Cronista dell’anno 2017 dall’Associazione Lombarda dei giornalisti e del Premio Letizia Leviti under 35 per l’anno 2018.
Cre.Zi Plus (Cantieri Culturali alla Zisa, pad . 10 e 11) via Paolo Gili, 4 | Palermo
Registrazione partecipanti
Cre.Zi Plus (Cantieri Culturali alla Zisa, pad . 10 e 11)
via Paolo Gili, 4 | Palermo
Presentazione di Riparte il futuro e della tappa palermitana del suo workshop itinerante per i campaigner del sociale "Rif Lab".
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è presidente dell’associazione novarese SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer.
Chi ha detto che solo le grandi aziende e i gruppi di interessi economici possono permettersi un lobbista?
Riparte il futuro in cinque anni ha portato a casa diversi risultati legislativi. Grazie all’attività di campaigning, nel 2013 ha ottenuto la riforma che ha potenziato il reato di voto di scambio politico mafioso (416 ter), nel 2014 ha ottenuto la revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati per mafia e corruzione, ha contribuito a introdurre e migliorare il Freedom of Information Act nel 2016 e a novembre del 2017 ha ottenuto una legge in difesa di chi denuncia la corruzione sul posto di lavoro, i cosiddetti whistleblower. Come è stato possibile tutto questo? Applicando tecniche di lobbying e advocacy per porre un freno alla corruzione italiana.
Assieme a Federico Anghelé, responsabile politico di Riparte il futuro, con l’aiuto di esperti internazionali, passeremo dalla teoria alla pratica: affronteremo un workshop per costruire una efficace strategia di lobbying civico.
Mezzo analista, mezzo attivista, dopo un dottorato in storia politica e progetti di ricerca in università Federico Anghelé ha deciso di passare all’azione: per Riparte il futuro è esperto di strategie politiche e policy making, nonché responsabile delle relazioni istituzionali.
“Civic lobbying” e advocacy per il sociale
I dati sono utili per comprendere la società che circonda? E fino a che punto sono utili per formarci idee e opinioni sul mondo che ci circonda?
Il dibattito è oggi quanto mai aperto. Noi proviamo ad affrontarlo partendo dall'esperienza di Open Migration, un progetto digitale di informazione aperta e orizzontale sul tema delle migrazioni.
Giornalista professionista, ha lavorato per anni in Mondadori e ha scritto per testate italiane e internazionali su temi di comunicazione sociale (premio Redattore sociale 2010). Da qualche anno ha ripreso in mano la laurea in Giurisprudenza e lavora, come consulente legale, nel campo dei diritti dei migranti. È responsabile della comunicazione strategica di Cild, la Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili.
Laureata presso la Libera università di Bolzano in Design, ha ottenuto un Master in Information Design presso la Design Academy di Eindhoven (NL). Durante il suo percorso accademico si specializza nel campo della comunicazione visiva, interessandosi al mondo dei media e studiando i linguaggi della comunicazione online. Dopo aver collaborato come new media campaigner con Open Migration per il progetto #Parliamone, attualmente si occupa in CILD di strategie di comunicazione e produzione di contenuti, sviluppando nuovi approcci rispetto al mondo dell’informazione e al rapporto con l’utenza online.
Pausa pranzo
Vorresti sapere quanto spende il tuo sindaco per le trasferte? Oppure vuoi conoscere il grado di inquinamento dell'aria nella tua città? Vuoi scoprire se la scuola di tuo figlio è costruita con l'amianto? Ora puoi. Dopo oltre due anni di battaglia condotta da Riparte il futuro e dalla coalizione FOIA4Italy, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di conoscere le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Assieme impareremo a fare una richiesta FOIA per scoprire dati, atti o documento nella mani della PA.
Elisa Murgese, dopo un master in International Journalism alla City University di Londra, è giornalista e videomaker per il Fatto Quotidiano online e collaboratrice di Diritto Di Sapere, ONG nata per promuovere il diritto di accesso in Italia. Da Milano ha lavorato come data journalist per L'Espresso online e Wired.it mentre da India, Nepal e Cina ha pubblicato per RepubblicaXL e La Nuova Ecologia concentrandosi su ambiente e migrazioni. A Londra ha collaborato con diversi centri di giornalismo investigativo (Bureau of Investigative Journalism e l'agenzia inglese Request Initiative). I suoi lavori giornalistici sulla comunità rom e sinti di Milano hanno portato la Commissione europea a chiederle di intervenire a Bruxelles alla conferenza "For Roma, with Roma".
Semplificare la compilazione di richieste di accesso civico è possibile con FoiaPop. Creeremo insieme delle richieste di accesso civico generalizzato e semplice da inviare alle Pubbliche Amministrazioni di riferimento
Economista di formazione, si occupa di ispezioni e certificazioni di prodotto e di sistema. Dal 2015 si è buttato a capofitto nel mondo dei dati aperti e della trasparenza amministrativa al contempo progettando, promuovendo o aderendo a diverse iniziative volte alla diffusione della cultura digitale come “strumento” per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Progetta e realizza servizi digitali prevalentemente per il terzo settore. Socio di onData, Associazione per la promozione della trasparenza e della cultura dei dati, e membro della comunità OpenDataSicilia.
Software Engineer all'Università di Messina, si occupa di innovazioni digitali per la dematerializzazione. Ama metodi, strumenti e processi per rendere il codice leggibile, testato e di qualità. I suoi interessi sono principalmente il semantic-web, i linked-data e la data analysis. Ha una predilezione particolare per Python e PHP ed è un grande sostenitore del software Opensource e degli Opendata.
Inizio dei lavori
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ne parliamo a partire dalla storia di Riparte il futuro, raccontando le campagne emblematiche, i successi e i fallimenti di 6 anni di lotta alla corruzione.
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della trasparenza, è coordinatore provinciale di Libera a Novara e presidente dell’associazione SerMais. Per Riparte il futuro è campaigner e graphic designer.
Con il passaggio dal finanziamento pubblico a quello privato le forze politiche hanno sempre più bisogno di nuove tecniche per intercettare fondi. Fundraising e people raising: raccolta fondi e mobilitazione dei volontari, due elementi necessari per portare avanti l’attività politica. Nel corso del workshop sarà spiegato come l’utilizzo in politica di queste tecniche, tipiche del non-profit, possano rappresentare un nuovo modo di intendere il rapporto tra cittadini e politica.
Ha iniziato a fare volontariato nel 1989 con una forte passione per il Terzo Settore. si occupa di fundraising e people raising per le organizzazioni Nonprofit e gli Enti Pubblici e dal 2010 anche di fundraising per la politica.
Dal 2001 è docente in tecniche di fundraising ha lavorato per oltre 100 organizzazioni nonprofit e molti enti pubblici. Ha fondato il network di consulenti per il Nonprofit Raise the Wind con sedi a Salerno, Roma e Firenze e ha creato il blog tematico www.beafundraiser.it dedicato al mondo del fundraising e alle ricerche comparative sulla raccolta fondi. Dal 2010 è presidente del Centro Studi sul Non Profit, associazione che si occupa di elaborare ricerche comparative sul fundraising e sul people raising. Dal 2013 è board member di EUConsult Europe, organizzazione europea di consulenti per il Terzo Settore con sede ad Amsterdam. Nel 2014 è stato autore, insieme a Marina Ripoli, del libro “Fundraising e comunicazione per la politica” pubblicato da Rubbettino Editore.
Pausa pranzo
Come sfruttare la notizia del giorno per dare risalto alla nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come collaborare con i giornalisti di inchiesta, che ogni giorno mettono a rischio la propria incolumità per raccontare il mondo che li circonda?
Tutto questo e molto altro a dialogo con Giacomo Di Girolamo, giornalista da anni impegnato a raccontare le dinamiche criminali della sua regione.
Giornalista, si occupa di criminalità organizzata e corruzione per il portale Tp24.it e per la radio Rmc 101.
Collabora con La Repubblica e Il Sole 24 Ore. È autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (2017), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).
Con Andrea Bulgarella ha scritto “La partita truccata” (Rubbettino, 2018). Per le sueinchieste ha vinto nel 2014 il Premiolino.
Civic Tech is a new technological practice that enhances public communication, popular consensus, and civic participation for public good, also focus on government transparency and accountability. Aiya Hsu from Open Culture Foundation Taiwan will give us an overview of what’s happening in Taiwan upon the use of civic technology and and how that leads to positive social impact. How Taiwan’s gov-zero community (g0v), Asia’s largest civic hacking collective advocate transparency of information and build tech solutions for citizens to participate in public affairs from the bottom up.
Well experienced campaigner and investigator for past 10 years in international and local NGOs. She has expertise in team building, environmental advocacy, campaign strategy analysis and policy lobby. After a decade dedicating to environmental campaign in China and Taiwan, she’s currently based in Palermo.
Officina degli esordi, via Francesco Crispi 5 |Bari
Registrazione partecipanti alla settima tappa dei Rif Lab.
Officina degli esordi, via Francesco Crispi 5 (Bari)
La lezione sarà incentrata su consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate.Ut enim ad minim veniam, quis nostrud ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat.
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è stato coordinatore provinciale di Libera nel Novarese ed è presidente dell’associazione SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer.
Ernesto Belisario, avvocato esperto in diritto delle tecnologie e innovazione nella Pa è riuscito a capire e prevedere come la digitalizzazione e le nuove tecnologie sarebbero state al centro della società del futuro. Da questa intuizione sono nati i suoi libri e blog che trattano gli aspetti legali di un processo di modernizzazione inarrestabile. Come si comporta la corruzione nell’era digitale? Ma soprattutto, come cambia la lotta per sconfiggerla? Dopo oltre due anni di battaglia della società civile, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Ernesto ci guiderà attraverso l’affascinante mondo degli opendata e FOIA, per scoprire come l’informazione moderna, quindi aperta e disponibile, possa aiutare a combattere il fenomeno della corruzione, anche nella sua versione 2.0.
Ernesto Belisario è un avvocato cassazionista e si occupa principalmente di diritto amministrativo e di diritto delle nuove tecnologie. Autore di diverse pubblicazioni, ha scritto i libri “La nuova Pubblica Amministrazione Digitale”, “Diritto tra le nuvole: profili giuridici del cloud computing”. Collabora con diverse pubblicazioni tra le quali “Wired.it”, “CheFuturo” e “IlFattoQuotidiano”, dal 2006 cura il suo blog “Diritto 2.0”. È docente di numerosi corsi e master in diverse università italiane, dove forma gli studenti riguardo l’aspetto giuridico dell’innovazione. Già Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici e dell’Associazione italiana per l’Open Government, è Segretario Generale dell’Istituto per le politiche dell’innovazione. È stato nominato dal Presidente dell’ISTAT componente della Commissione degli Utenti dell’Informazione Statistica ed è membro del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Come usare i dati per aumentare l'impatto della tua campagna? Con Donata Columbro andremo alla scoperta di buone pratiche per ispirarsi e di strumenti facili da usare subito per pubblicare contenuti visuali sui social media.
Nata a Torino ma di base a Roma, studia strategie di comunicazione per coinvolgere e far crescere le comunità attorno a un’idea o a un prodotto.
Socia di DataNinja, è specializzata in campagne di attivismo digitale e crowdfunding e consulente nel terzo settore di organizzazioni come Change.org e Produzioni dal Basso.
Pausa pranzo
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ne parliamo a partire dalla storia di Riparte il futuro, raccontando le campagne emblematiche, i successi e i fallimenti di 6 anni di lotta alla corruzione.
Il panel prevede anche un'esercitazione a gruppi, volta a sviluppare delle micro-campagne sociali
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è stato coordinatore provinciale di Libera nel Novarese ed è presidente dell’associazione SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer.
Avvio della seconda giornata di workshop.
Officina degli esordi, via Francesco Crispi 5 (Bari)
Questa talk affronta il tema del design della comunicazione in ambito sociale, culturale e politico, come strumento per la costruzione e l’affermazione di immaginari collettivi. Attraverso la costruzione e la decontrazione di questi immaginari, nel tempo, si sviluppa il conflitto per l’egemonia culturale, ovvero la capacità di far sì che un gran numero di persone interpreti la realtà, e conseguentemente sviluppi comportamenti, in un modo "determinato".
Progettista e operatore culturale classe 1983. Da piccolo voleva fare l’ingegnere genetico, poi ha capito che non avrebbe potuto — per limiti legali — manipolare a suo piacimento il dna umano, e ha cambiato idea.
Laureato in Design Industriale al Politecnico di Bari, si specializza presso l'ISIA di Urbino (Istituto Superiore per l’Industria Artistica). Nel 2008, assieme a Carlotta Latessa e Nicolò Loprieno fonda FF3300 grazie a Principi Attivi, bando delle politiche giovanili della Regione Puglia.
Inizia a lavorare nella comunicazione politica e istituzionale. Successivamente co-fonda CAST (Cooperativa anonima servizi tipografici) che in breve si afferma nel panorama italiano (lavorando ad esempio per Sole 24 Ore, Partito Democratico e Corriere della Sera).
Nel 2013 da vita a “X – Una variabile in cerca d’identità”, primo di una serie di esperimenti didattici.
Nel 2015 l’idea de “La Scuola Open Source” (SOS) vince il bando CheFare, conquistando anche l’encomio pubblico della giuria. Dal 2016 è direttore didattico della SOS.
I dati aperti si confermano uno strumento prezioso a disposizione di cittadini e organizzazioni che vogliano realizzare piattaforme di monitoraggio civico capaci di rendere visibile come vengono spesi i soldi pubblici.
È l'esperienza di Open Data Ricostruzione, un progetto di ricerca del Gran Sasso Science Institute realizzato insieme all'Università dell'Aquila, al Comune dell’Aquila, gli Uffici Speciali per la ricostruzione ed ActionAid.
Scopriamo di più su questa piattaforma e sull'importanza di un uso attivo dei dati pubblici insieme a Sara Vegni, head of resilience unit proprio di ActionAid Italia e già compagna di viaggio di Riparte il futuro.
Pausa pranzo
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con Francesca Russi, giornalista politica per La Repubblica Bari.
Classe 1982, laureata in Comunicazione sociale, istituzionale e politica all'Università di Bari, ha lavorato dal 2006 al 2010 per Telebari e Radiobari dove ha condotto, tra l'altro, un programma sull'ambiente. Da dieci anni scrive per La Repubblica e si occupa di politica e di cronaca sulle pagine locali. Appassionata di fenomeni politici e di comunicazione segue e racconta le campagne elettorali.
Il vero successo di un processo di innovazione sociale è il cambio di paradigma generato nella società. L'educazione dei giovanissimi è sempre al centro del dibattito sulle soluzioni da trovare per fronteggiare grandi bias culturali, ma quanto veramente coinvolgiamo i ragazzi nella co-creazione del loro futuro? Quanto i modelli educativi sono permeabili ad un approccio trasformativo? Quali percorsi e azioni sono necessari per accompagnare un movimento che sia guidato dai ragazzi?
"La Nostra Storia" è un caso concreto su cui confrontare visioni e strategie di campaigning e advocacy, per un gruppo di ragazzi pugliesi che vuole riscrivere i trend dei flussi migratori giovanili della propria regione.
Dopo un dottorato in scienze chimiche, si forma e lavora nel mondo del trasferimento tecnologico e della gestione di impresa. Con Domenico e Vito fonda EggPlant che sviluppa tecnologie di produzione di bioplastica da scarti agro-alimentari. Si lascia affascinare (ma non troppo) dagli States nelle esperienze di studio e ricerca a Princeton, Berkeley e Santa Clara, ma ostinatamente continua a tornare nella sua terra. Con la fellowship di Echoing Green matura una nuova consapevolezza dell'impegno nell'innovazione sociale e quando Ashoka arriva in Puglia si propone per il ruolo di coordinatore regionale che ricopre attualmente.
Esperto solo nell'innamorarsi delle motivazioni offerte da sfide grandi.
Open, Via dei Filippini 25 | Reggio C.
Registrazione dei partecipanti al Lab
Presentazione di Riparte il futuro e della tappa palermitana del suo workshop itinerante per i campaigner del sociale "Rif Lab".
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è presidente dell’associazione novarese SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer
Chi ha detto che solo le grandi aziende e i gruppi di interessi economici possono permettersi un lobbista?
Riparte il futuro in cinque anni ha portato a casa diversi risultati legislativi. Grazie all’attività di campaigning, nel 2013 ha ottenuto la riforma che ha potenziato il reato di voto di scambio politico mafioso (416 ter), nel 2014 ha ottenuto la revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati per mafia e corruzione, ha contribuito a introdurre e migliorare il Freedom of Information Act nel 2016 e a novembre del 2017 ha ottenuto una legge in difesa di chi denuncia la corruzione sul posto di lavoro, i cosiddetti whistleblower. Come è stato possibile tutto questo? Applicando tecniche di lobbying e advocacy per porre un freno alla corruzione italiana.
Assieme a Federico Anghelé, responsabile politico di Riparte il futuro, con l’aiuto di esperti internazionali, passeremo dalla teoria alla pratica: affronteremo un workshop per costruire una efficace strategia di lobbying civico.
Mezzo analista, mezzo attivista, dopo un dottorato in storia politica e progetti di ricerca in università Federico Anghelé ha deciso di passare all’azione: per Riparte il futuro è esperto di strategie politiche e policy making, nonché responsabile delle relazioni istituzionali.
Pausa pranzo
Semplificare la compilazione di richieste di accesso civico è possibile con FoiaPop. Creeremo insieme delle richieste di accesso civico generalizzato e semplice da inviare alle Pubbliche Amministrazioni di riferimento
Economista di formazione, si occupa di ispezioni e certificazioni di prodotto e di sistema. Dal 2015 si è buttato a capofitto nel mondo dei dati aperti e della trasparenza amministrativa al contempo progettando, promuovendo o aderendo a diverse iniziative volte alla diffusione della cultura digitale come “strumento” per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Progetta e realizza servizi digitali prevalentemente per il terzo settore. Socio di onData, Associazione per la promozione della trasparenza e della cultura dei dati, e membro della comunità OpenDataSicilia.
Economista di formazione, si occupa di ispezioni e certificazioni di prodotto e di sistema. Dal 2015 si è buttato a capofitto nel mondo dei dati aperti e della trasparenza amministrativa al contempo progettando, promuovendo o aderendo a diverse iniziative volte alla diffusione della cultura digitale come “strumento” per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Progetta e realizza servizi digitali prevalentemente per il terzo settore. Socio di onData, Associazione per la promozione della trasparenza e della cultura dei dati, e membro della comunità OpenDataSicilia.
Architetto di formazione e attualmente dottorando presso l’Università della Calabria sui processi innovativi per le comunità emergenti. Le esperienze di studio a scala nazionale con l’Agenzia Nazionale Giovani ed Eurodesk e quelle internazionali presso la Camera di Commercio Belga-Italiana a Bruxells hanno permesso di maturare un interesse applicato verso le politiche comunitarie con indirizzo sugli ambiti dell'innovazione sociale e delle politiche territoriali per le aree urbane e rurali.
Presidente dell’associazione Pensando Meridiano, Laboratorio di Cultura Sostenibile, Innovazione e Coesione Sociale. In qualità di founder e presidente di Pensando Meridiano, ha acquisito sul campo le competenze per la gestione dei progetti di innovazione in tutte le sue fasi, dalla programmazione delle azioni, alla comunicazione e disseminazione delle stesse con l’obiettivo di costruire reti collaborative competenti tra i giovani e processi di coesione sociale. Da novembre 2017 è socio fondatore della start-up innovativa PMopenlab srls.
Inizio dei lavori
Con il passaggio dal finanziamento pubblico a quello privato le forze politiche hanno sempre più bisogno di nuove tecniche per intercettare fondi. Fundraising e people raising: raccolta fondi e mobilitazione dei volontari, due elementi necessari per portare avanti l’attività politica. Nel corso del workshop sarà spiegato come l’utilizzo in politica di queste tecniche, tipiche del non-profit, possano rappresentare un nuovo modo di intendere il rapporto tra cittadini e politica.
Ha iniziato a fare volontariato nel 1989 con una forte passione per il Terzo Settore. si occupa di fundraising e people raising per le organizzazioni Nonprofit e gli Enti Pubblici e dal 2010 anche di fundraising per la politica.
Dal 2001 è docente in tecniche di fundraising ha lavorato per oltre 100 organizzazioni nonprofit e molti enti pubblici. Ha fondato il network di consulenti per il Nonprofit Raise the Wind con sedi a Salerno, Roma e Firenze e ha creato il blog tematico www.beafundraiser.it dedicato al mondo del fundraising e alle ricerche comparative sulla raccolta fondi. Dal 2010 è presidente del Centro Studi sul Non Profit, associazione che si occupa di elaborare ricerche comparative sul fundraising e sul people raising. Dal 2013 è board member di EUConsult Europe, organizzazione europea di consulenti per il Terzo Settore con sede ad Amsterdam. Nel 2014 è stato autore, insieme a Marina Ripoli, del libro “Fundraising e comunicazione per la politica” pubblicato da Rubbettino Editore.
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ne parliamo a partire dalla storia di Riparte il futuro, raccontando le campagne emblematiche, i successi e le difficoltà di 6 anni di lotta alla corruzione.
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è stato coordinatore provinciale di Libera nel Novarese ed è presidente dell’associazione SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer
L'occasione di applicare in pratica gli strumenti imparati nella prima mattinata. Un pressure test, una situazione di stress, una crisi da risolvere. Facciamo insieme un role play per imparare a uscire da una crisi mediatica.
Pausa pranzo
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con Alessia Candito, giornalista d'inchiesta.
Giornalista professionista, dopo tanti anni da freelance in giro per Europa, America Latina e Medio Oriente, è tornata in Calabria per mettere professionalità ed esperienza al servizio della sua terra.
Scrive per Corriere della Calabria, l'Espresso e Repubblica. Il suo primo libro, Chi comanda Milano, è stato rieditato in versione aggiornata dal Sole 24 Ore e inserito nella collana OraLegale. In passato ha collaborato con importanti testate italiane e internazionali come il canale televisivo panamericano Telesur, le agenzie ANSA (Madrid e Beirut) e AGI, Rainews24, il quotidiano venezuelano Últimas Noticias, il settimanale Carta e il quotidiano Liberazione. All'attivo ha anche diverse video-inchieste realizzate per una tv locale calabrese (ReggioTV), due delle quali - Sciura 'ndrangheta e Gnura 'ndrangheta - sono rispettivamente focalizzate sulla penetrazione della 'ndrangheta nella società e nella classe politica calabrese e lombarda. The on-going Nakba, il suo terzo lavoro video è un tributo alla tragedia dimenticata dell'esilio palestinese in Libano.
Ogni processo di trasformazione necessita di immaginari condivisi e di consenso collettivo. Le potenzialità offerte dal digitale possono amplificare il nostro messaggio ed estenderne la portata in modi impensabili fino a pochi anni fa. Ma gli individui con cui decidiamo di condividere una causa restano il motore primo che definirà il successo della nostra azione.
Riuscire a costruire veri e propri "storytelling comunitari" richiede competenze e predisposizione all'ascolto, alla contaminazione e alla partecipazione diffusa; ingredienti fondamentali per realizzare campagne realmente di impatto sul territorio.
Per riflettere sul tema partiamo da un'esperienza locale della Calabria, una "Fabbrica dei saperi" a Rosarno.
29 anni, architetto che costruisce architetture invisibili fatte di relazioni, comunità, luoghi possibili. Tra gli ideatori di A di Città e del Festival della Rigenerazione della città di Rosarno e della cooperativa culturale Kiwi, responsabile di FaRo, Fabbrica dei Saperi a Rosarno. Instancabile nomade, con un forte senso delle radici nella propria terra, lavora nella progettazione culturale, in progetti di coesione sociale e di racconto dei territori nelle aree interne d’Italia.
Manifattura Tabacchi | viale Regina Margherita 33 Cagliari
Registrazione dei partecipanti al Lab
Presentazione di Riparte il futuro e della nona tappa del suo workshop itinerante per i campaigner del sociale, "Rif Lab".
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è presidente dell’associazione SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer
Per sconfiggere un fenomeno come la corruzione, dobbiamo prima di tutto capirlo. Con l’aiuto di Transparency International, la più grande organizzazione anti-corruzione del mondo, analizzeremo la situazione italiana, i problemi e le soluzioni che sono state proposte negli ultimi anni.
Sarà anche l'occasione per presentare l'attività di monitoraggio civico realizzata insieme a Sardinia OpenData e attivata sui lavori di progettazione della metropolitana di Cagliari.
Di cosa parliamo quando ci riferiamo agli Open Data? E il "monitoraggio civico" può davvero rappresentare uno strumento di partecipazione e controllo nelle mani dei cittadini? Ne parliamo con Andrea Zedda e Daniela Casula di Sardinia Open Data, rispettivamente data scientist e responsabile monitoraggio civico.
Sarà anche l'occasione per presentare l'attività di monitoraggio civico realizzata insieme a Transparency International Italia e attivata sui lavori di progettazione della metropolitana di Cagliari.
L'Associazione Sardinia Open Data promuove e sostiene la cultura e la pratica della trasparenza e della condivisione attraverso la divulgazione della filosofia Open Data. Progetta e realizza azioni partecipate e civiche in ottica openness, con attività didattiche e formative per bambini, ragazzi e adulti su digitale, mappatura collaborativa e monitoraggio civico.
L'occasione di applicare in pratica gli strumenti imparati nella prima mattinata. Un pressure test, una situazione di stress, una crisi da risolvere. Facciamo insieme un role play per imparare a uscire da una crisi mediatica.
Pausa pranzo
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con i professionisti dell'informazione.
È giornalista professionista: laurea in Scienze della comunicazione a Bologna, master in giornalismo a Sassari. Si occupa di politica, economia, ambiente, diritti,uso del denaro pubblico.
Ha iniziato 15 anni fa in una radio bolognese del circuito di Popolare Network con cui collabora tuttora dalla Sardegna. Scrive per la La Repubblica, Lettera43 e Internazionale. Prima ancora ha collaborato con IlFattoQuotidiano.it e ha curato approfondimenti per Agi Energia.
È stata redattrice per cinque anni – dal 2013 al 2018 - del giornale locale online Sardinia Post di cui ha anche coordinato il magazine cartaceo. Da sempre crede nella forza delle persone e storie di provincia.
In un mondo pieno di contenuti digitali, di rumore di fondo e comunicazione strabordante essere ascoltati diventa sempre più difficile.
Per chi vuole avere un impatto concreto la creatività diventa la chiave di successo per emergere e per coinvolgere e raggiungere i propri supporter.
Insieme a Michela parleremo di campagne di successo, di concept memorabili e coinvolgenti e scopriremo qualcosa in più del suo ultimo progetto, "Solo in cartolina".
Digital strategist e copywriter, per 5 anni creative lead di Latte Creative, la più grande agenzia di comunicazione non profit italiana oggi coordina campagne per importanti studi come Antimatter, realtà non profit innovative come Refugees Welcome e partiti politici.
Le parole sono il suo pane quotidiano e non c’è campagna che le resista. Inventa storie, concept, trame per video, canzoni, avventure crossmedia e, naturalmente, i claim più efficaci per creare impatto.
Inizio lavori della seconda giornata
I dati sono utili per comprendere la società che circonda? E fino a che punto sono utili per formarci idee e opinioni sul mondo che ci circonda?
Il dibattito è oggi quanto mai aperto. Noi proviamo ad affrontarlo partendo dall'esperienza di Open Migration, un progetto digitale di informazione aperta e orizzontale sul tema delle migrazioni.
Giornalista professionista, ha lavorato per anni in Mondadori e ha scritto per testate italiane e internazionali su temi di comunicazione sociale (premio Redattore sociale 2010). Da qualche anno ha ripreso in mano la laurea in Giurisprudenza e lavora, come consulente legale, nel campo dei diritti dei migranti. È responsabile della comunicazione strategica di Cild, la Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili.
Laureata presso la Libera università di Bolzano in Design, ha ottenuto un Master in Information Design presso la Design Academy di Eindhoven (NL). Durante il suo percorso accademico si specializza nel campo della comunicazione visiva, interessandosi al mondo dei media e studiando i linguaggi della comunicazione online. Dopo aver collaborato come new media campaigner con Open Migration per il progetto #Parliamone, attualmente si occupa in CILD di strategie di comunicazione e produzione di contenuti, sviluppando nuovi approcci rispetto al mondo dell’informazione e al rapporto con l’utenza online.
Howard will discuss how people around the world are creating and adapting new strategies and tools that help increase transparency, accountability and civic engagement – and what's next.
He is an independent writer, digital governance expert, and open government advocate based in Washington, DC, where he focuses on the intersection of technology, media, and society, from the challenges of disinformation to democratic reforms. He is the former deputy director of the Sunlight Foundation, where he worked on a broad range of programs and initiatives related to transparency, technology, and democracy. Previously, he held editorial positions at the Huffington Post, CBS Interactive, O'Reilly Media, and TechTarget, and contributed to dozens of other publications. Over the course of his career, Howard has served variously as an analyst on TV and radio, a master of ceremonies, keynote speaker, moderator and panelist at numerous conferences in Washington and beyond.
He has held fellowships at the Tow Center for Digital Journalism at Columbia Journalism School, where he researched data journalism, and the Networked Transparency Policy Project in the Ash Center for Democratic Governance and Innovation at the Kennedy School of Government at Harvard University. Howard graduated from Colby College with a B.A. in Biology and Sociology. He now resides in the District of Columbia with his family.
Arriva sempre il momento di mettere in pratica esempi, suggestioni e strumenti scoperti. Ecco che l'urgenza chiama, il mondo ha bisogno di noi, non c'è più spazio per attesa e indecisione: occore agire!
Al lavoro per prototipare una nuova campagna da zero a boom.
Digital strategist e copywriter, per 5 anni creative lead di Latte Creative, la più grande agenzia di comunicazione non profit italiana oggi coordina campagne per importanti studi come Antimatter, realtà non profit innovative come Refugees Welcome e partiti politici.
Le parole sono il suo pane quotidiano e non c’è campagna che le resista. Inventa storie, concept, trame per video, canzoni, avventure crossmedia e, naturalmente, i claim più efficaci per creare impatto.
Pausa pranzo
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ne parliamo a partire dalla storia di Riparte il futuro, raccontando le campagne emblematiche, i successi e le difficoltà di 6 anni di lotta alla corruzione.
Una laurea in Comunicazione e una forte passione per le scienze sociali al servizio del cambiamento sociale e culturale. Ha lavorato nel campo della comunicazione, digital marketing e fundraising all'interno di case editrici, agenzie di comunicazione e associazioni no profit. Inizia a collaborare per Riparte il Futuro come ricercatrice, per cui ora si occupa di comunicazione a 360°, con un focus particolare sull’attivismo digitale.
Palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6
Registrazione dei partecipanti al Lab
Presentazione di Riparte il futuro e della decima e ultima tappa della formazione itinerante per campaigner del sociale, "Rif Lab".
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è presidente dell’associazione SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer
Chi ha detto che solo le grandi aziende e i gruppi di interessi economici possono permettersi un lobbista?
Riparte il futuro in cinque anni ha portato a casa diversi risultati legislativi. Grazie all’attività di campaigning, nel 2013 ha ottenuto la riforma che ha potenziato il reato di voto di scambio politico mafioso (416 ter), nel 2014 ha ottenuto la revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati per mafia e corruzione, ha contribuito a introdurre e migliorare il Freedom of Information Act nel 2016 e a novembre del 2017 ha ottenuto una legge in difesa di chi denuncia la corruzione sul posto di lavoro, i cosiddetti whistleblower. Come è stato possibile tutto questo? Applicando tecniche di lobbying e advocacy per porre un freno alla corruzione italiana.
Assieme a Federico Anghelé, responsabile politico di Riparte il futuro, con l’aiuto di esperti internazionali, passeremo dalla teoria alla pratica: affronteremo un workshop per costruire una efficace strategia di lobbying civico.
Mezzo analista, mezzo attivista, dopo un dottorato in storia politica e progetti di ricerca in università Federico Anghelé ha deciso di passare all’azione: per Riparte il futuro è esperto di strategie politiche e policy making, nonché responsabile delle relazioni istituzionali.
Vorresti sapere quanto spende il tuo sindaco per le trasferte? Oppure vuoi conoscere il grado di inquinamento dell'aria nella tua città? Vuoi scoprire se la scuola di tuo figlio è costruita con l'amianto? Ora puoi. Dopo oltre due anni di battaglia condotta da Riparte il futuro e dalla coalizione FOIA4Italy, in Italia è in vigore dal 2016 il Freedom of Information Act (FOIA), lo strumento che permette ad ogni cittadino di conoscere le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Uno strumento imprescindibile per giornalisti, ong e attivisti. Assieme impareremo a fare una richiesta FOIA per scoprire dati, atti o documento nella mani della PA.
Elisa Murgese, dopo un master in International Journalism alla City University di Londra, è giornalista e videomaker per il Fatto Quotidiano online e collaboratrice di Diritto Di Sapere, ONG nata per promuovere il diritto di accesso in Italia. Da Milano ha lavorato come data journalist per L'Espresso online e Wired.it mentre da India, Nepal e Cina ha pubblicato per RepubblicaXL e La Nuova Ecologia concentrandosi su ambiente e migrazioni. A Londra ha collaborato con diversi centri di giornalismo investigativo (Bureau of Investigative Journalism e l'agenzia inglese Request Initiative). I suoi lavori giornalistici sulla comunità rom e sinti di Milano hanno portato la Commissione europea a chiederle di intervenire a Bruxelles alla conferenza "For Roma, with Roma".
Pausa pranzo
Può una comunità di detenuti autorganizzarsi e decidere quali azioni intraprendere per migliorare la propria condizione di vita? Può la comunità di cittadini “liberi” facilitare questa “evasione”? È possibile “rieducare” ad una vita democratica senza sperimentarla nel quotidiano di una reclusione? L’intervento presenta IDEE IN FUGA, un progetto di bilancio partecipativo e crowdfunding civico in un contesto carcerario che consente alla comunità di detenuti del carcere di Bollate (1000 uomini e 200 donne) di decidere insieme quali interventi e iniziative realizzare dentro e fuori le mura carcerarie, ed alla comunità esterna di renderlo possibile attraverso una raccolta fondi.
PhD in Istituzioni e Politiche, fondatore e amministratore di BiPart, si occupa da oltre 10 anni di democrazia ed e-democracy studiando, progettando e realizzando in varie comunità locali nuove forme di interazione e di istituzioni democratiche, come i bilanci partecipativi, anche attraverso l’uso delle tecnologie informatiche. Recentemente ha lavorato all’interno del progetto europeo H2020 EMPATIA (empatia-project.eu), fornendo la consulenza metodologica per il processo di bilancio partecipativo del Comune di Milano. Tra i vari progetti attivi, coordina Idee in fuga, il primo bilancio partecipativo in un carcere ed in crowdfunding.
Organizzare i volontari non è una cosa da poco, ma è un lavoro che va programmato e realizzato con dedizione. Richiede competenze complesse e risorse, i risultati possono essere inaspettati e decidere il successo di una campagna.
La responsabile attivisti di Amnesty International ci racconta il suo lavoro nella campagna "Verità per Giulio Regeni". Cosa ha reso questa mobilitazione una delle più potenti in Italia negli ultimi anni?
Roberta Zaccagnini è Senior Head of Activism Unit nella Sezione Italiana di Amnesty International. Di formazione umanistica, dopo un periodo trascorso nel marketing del cinema d'autore e nell'organizzazione di eventi culturali, approda nel 2013 ad Amnesty per coordinare l'attivazione della campagna "Ricordati che devi rispondere". Formatrice e facilitatrice, esperta di mobilitazione della società civile, si occupa di ideare e strutturare modalità di engagement online e offline e di far capire alle persone che hanno il potere di cambiare il mondo e quindi la loro vita.
Inizio lavori della seconda giornata
Quali sono gli elementi di un campagna digitale di successo? Quanto tempo ci vuole prima di vedere realizzato il cambiamento sociale per cui lavoriamo? Ne parliamo a partire dalla storia di Riparte il futuro, raccontando le campagne emblematiche, i successi e le difficoltà di 6 anni di lotta alla corruzione.
Impegnato da 10 anni sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione giovanile, è stato coordinatore provinciale di Libera nel Novarese ed è presidente dell’associazione SerMais.
Per Riparte il futuro è responsabile del settore educational e graphic designer
Per generare il cambiamento non basta avere una grande intuizione, ne basta essere ispirati, bisogna anche avere le risorse per dare gambe solide alle nostre idee e strumenti in grado di attivare le persone.
Marica Fachin, Digital Fundraising Manager per Greenpeace, ci aiuterà a capire come reperire risorse attraverso strategie di comunicazione digitale e ci racconterà l'esperienza di Plastic Radar, la crowdsourcing investigation condotta su WhatsApp per eliminare la plastica dalle nostre spiagge.
Laureata in Communication e Marketing, Marica si occupa di progetti web di comunicazione e marketing da quasi 10 anni. Dopo una lunga esperienza in aziende e agenzie, decide di imbarcarsi sulla nave del nonprofit. Da cinque anni, Marica è Digital Fundraising Manager presso una delle ONG ambientaliste più conosciute del mondo. Marica unisce la creatività alla professionalità per aiutare Greenpeace a raccogliere risorse dal basso.
Per sconfiggere un fenomeno come la corruzione, dobbiamo prima di tutto capirlo. Con l’aiuto di Transparency International, la più grande organizzazione anti-corruzione del mondo, analizzeremo la situazione italiana, i problemi e le soluzioni che sono state proposte negli ultimi anni.
Sarà anche l'occasione per presentare l'attività di monitoraggio civico realizzata insieme a Sardinia OpenData e attivata sui lavori di progettazione della metropolitana di Cagliari.
Nel cassetto una laurea in Relazioni Internazionali, un passato da giornalista e fotografa freelance divisa fra Parigi e Sarajevo, dove si è occupata di cultura e politica. Da 3 anni lavora come content manager a Transparency International Italia, il capitolo nazionale dell’ONG leader nel mondo per le sue attività di prevenzione e contrasto alla corruzione.
Pausa pranzo
L'occasione di applicare in pratica gli strumenti imparati nella prima mattinata. Un pressure test, una situazione di stress, una crisi da risolvere. Facciamo insieme un role play per imparare a uscire da una crisi mediatica.
Come sfruttare la notizia del giorno con la nostra campagna? Come interfacciarsi con la stampa locale e nazionale per ottenere l’attenzione necessaria? Come disinnescare una bomba mediatica a nostro danno? Tutto questo e molto altro a dialogo con i professionisti dell'informazione.
34 anni, giornalista e videomaker, lavora a Il Fatto Quotidiano dal 2011. Attualmente si occupa della sezione video del sito web. Tra le altre cose, ha seguito l'ascesa politica del Movimento 5 stelle e il terremoto in Emilia del 2012. Con la telecamera è entrata nel Cie di Bologna e nel carcere della Dozza, ha raccontato il viaggio dei migranti sulla nuova rotta balcanica e la vita nel campo profughi di Lesbo, in Grecia.
I dati sono utili per comprendere la società che circonda? E fino a che punto sono utili per formarci idee e opinioni sul mondo che ci circonda?
Il dibattito è oggi quanto mai aperto. Noi proviamo ad affrontarlo partendo dall'esperienza di Open Migration, un progetto digitale di informazione aperta e orizzontale sul tema delle migrazioni.
Giornalista professionista, ha lavorato per anni in Mondadori e ha scritto per testate italiane e internazionali su temi di comunicazione sociale (premio Redattore sociale 2010). Da qualche anno ha ripreso in mano la laurea in Giurisprudenza e lavora, come consulente legale, nel campo dei diritti dei migranti. È responsabile della comunicazione strategica di Cild, la Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili.
Studente di giurisprudenza
Ha partecipato al Lab di Roma, appassionato di diritti umani e migrazioni, è responsabile di uno sportello d’aiuto a migranti LGBT* con il quale si è scoperto attivista. Dopo aver studiato cooperazione internazionale a Parigi ha deciso che voleva iniziare a cambiare le cose partendo dall’Italia. Se non è nel web si sta arrampicando sui tessuti aerei.